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Consumo di suolo, che fine ha il ddl di contenimento?

Fai, Legambiente, Wwf: "subito una legge innovativa per la qualità di città e territorio"

Consumo di suolo, che fine ha il ddl di contenimento?

 

(Rinnovabili.it) – Dopo ben 15 mesi dalla sua presentazione il disegno di legge per il Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato (AC 2039) sembra essere ancora fermo al palo. Eppure la questione in Italia ha bisogno di essere affrontata con una certa urgenza: negli ultimi anni abbiamo perso ormai irreversibilmente il 7,3% del nostro territorio ed oggi la velocità con cui consumiamo il suolo non rallenta, anzi continua a procedere al ritmo di 8 m2 al secondo. Per questo oggi Fai, Legambiente e Wwf hanno inviato una Lettera Aperta ai membri delle Commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati chiedono di approvare al più presto il ddl sul consumo di suolo, per poi passare all’Aula di Montecitorio.

 

Quello che viene domandato ai parlamentari è soprattutto la garanzia di una corsia preferenziale per la sua rapida approvazione anche al Senato. Secondo le tre associazioni, ritardando ulteriormente l’approvazione di una proposta di legge lungamente attesa, si rischia di non rispondere efficacemente e con adeguati strumenti al riutilizzo e alla rigenerazione urbana e alla manutenzione del territorio. “Si rischia di non fornire ancora una risposta efficace ai gravi e urgenti problemi che riguardano la qualità dello sviluppo delle nostre città e la sicurezza delle popolazioni: tra tutti quello del dissesto idrogeologico, con il suo crescente numero  di danni e di vittime”, si legge nella nota stampa.

 

Inoltre, secondo un recente rapporto dell’ISPRA, la crisi del suolo sta determinando anche forti impatti sui cambiamenti climatici: la cementificazione galoppante ha comportato dal 2009 al 2012, l’immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2 – valore pari all’introduzione nella rete viaria di 4 milioni di utilitarie in più (l’11% dei veicoli circolanti nel 2012) con una percorrenza di 15.000 km/anno – per un costo complessivo stimato intorno ai 130 milioni di euro.

Nel marzo 2014 il disegno di legge governativo è stato adottato come Testo Base per la discussione nelle Commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera dei Deputati. Da allora le Commissioni parlamentari congiunte, anche a causa di modifiche introdotte dai Relatori, non sono ancora giunte ad una definitiva approvazione, anche se il nuovo Testo Base è stato adottato già nel gennaio del 2015.