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Commissione europea, nuova proposta glifosato: 5 anni di rinnovo

Cinque anni di rinnovo licenza con un divieto immediato all'uso negli spazi pubblici. La nuova proposta sarà votata il 9 novembre

glifosato

 

(Rinnovabili.it) – Se gli Stati membri non sono riusciti ad accordarsi sui 10 anni, forse potrebbero farlo sui 5. Così la Commissione Europea torna sulla proposta di rinnovo della licenza al glifosato, abbassando ulteriormente l’asticella. Un mossa obbligata dal momento che l’autorizzazione scade alla fine di quest’anno e i Paesi europei devono trovare un accordo di massima sul destino del controverso erbicida prima della deadline.

 

L’ultimo incontro dei ventotto è stato l’ennesimo nulla di fatto. I rappresentati nazionali, riuniti nel Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, sono stati costretti a posticipare per l’ennesima volta il voto, causa manca di una maggioranza qualificata. La spaccatura in seno al Blocco è sempre la stessa: da un parte c’è chi ha sposato una politica pro-glifosato come Danimarca, Spagna e Regno Unito e dall’altra chi vuole un abbandono in tempi rapidi di questo diserbante, come Francia, Italia, Svezia e Belgio.

E poi c’è chi ancora non si è pronunciato, ossia a Germania e Portogallo, la cui astensione ha tuttavia contribuito al non raggiungimento della soglia necessaria per il rinnovo decennale.

 

La Commissione europea ha fatto sapere oggi di aver presentato ai paesi dell’Unione la sua nuova proposta –  – accogliendo dunque quanto consigliato nei giorni scorsi dall’Europarlamento. Il voto è atteso per la prossima seduta del Comitato permanente, il 9 novembre 2017, ma la Francia ha già fatto sapere d’esser disposta ad accettare una proroga di soli 4 anni.

 

Nel frattempo il gruppo dei Verdi/Ale nel Parlamento europeo alza la guardia sulla vicenda glifosato e sulle accuse d’ingerenza dell’agribusiness nel processo decisionale europeo. La lista di scoop e scandali che hanno interessato da vicino gli organi comunitari e i produttori di pesticidi, in particolare la Monsanto, si allunga di anno in anno. L’ultima rivelazione è arrivata solo qualche settimana fa dal Guardian: la relazione dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha dichiarato nel 2015 la non cancerogenicità del glifosato è stata in gran parte copiata da uno studio della stessa Monsanto.

 

>>Leggi anche L’ok al glifosato era il copia e incolla di uno studio Monsanto<<

 

“Abbiamo serie preoccupazioni circa la conformità delle norme nel processo decisionale per il glifosato. La Commissione europea, l’EFSA e l’Agenzia europea per le sostanze chimiche devono rispondere a domande urgenti e spiegare perché gli studi scientifici che dimostrano che il glifosato sia pericoloso sono stati completamenti ignorati”, ha commentato presidente del gruppo, Ska Keller.

Keller ha presentato alla Conferenza dei presidenti la richiesta che venga costituita una Commissione d’inchiesta, il cui compito sarà quello di indagare sulla gestione del processo decisionale per il rinnovo della licenza.

“La commissione d’inchiesta deve chiarire come migliorare i processi decisionali e di valutazione in modo che siano resi trasparenti e oggettivi. Si tratta di una misura urgente per garantire che le decisioni europee siano determinate da interessi pubblici e non privati”.