I ricercatori di Bangor University ha scoperto che la creazione di piantagioni di palma stanno rilasciando nell'atmosfera fonti preistoriche di anidride carbonica
“Abbiamo notato che le aree di drenaggio trasformate in piantagioni di olio di palma mostravano livelli insolitamente elevati di carbonio disciolto”, spiega, il ricercatore Tim Jones dell’Università di Bangor, in Galles. Gli scienziati hanno prelevato campioni per misurare l’età di quel carbonio scoprendo così che la piantagione conteneva la più antica fonte di carbonio organico derivata dal suolo mai registrata. La scoperta di una fonte nascosta di CO2, getta nuova luce sui circa 28mila chilometri quadrati di piantagioni in Malesia, Sumatra e Borneo. “I nostri risultati – ha aggiunto Chris Freeman, uno degli autori del rapporto – ricordano ancora una volta che quando si disturbano paludi di torba intatte per convertirle in piantagioni industriali di biocarburanti, si rischia di aumentare il problema che stiamo cercando di risolvere”.