Secondo un team di scienziati dell’Università del Wyoming la biosfera terrestre è in grado di assorbire e trattenere più CO2 di quanto si pensasse
(Rinnovabili.it) – Quanto sono essenziali le piante nella lotta al surriscaldamento globale? Tanto, anzi di più. Secondo una ricerca dell’Università del Wyoming, fino ad oggi il contributo vegetale all’assorbimento della CO2 sarebbe stato profondamente sottovalutato negli attuali modelli climatici. Gli autori dello studio, pubblicato in questi giorni sulla rivista scientifica ‘PNAS’, avrebbero scoperto infatti che man mano che la concentrazione dell’anidride carbonica aumenta nell’atmosfera, le piante diventando più grandi aumentando di contro la loro capacità di assorbire e trattenere nelle foglie la CO2. Una sottostima della capacità di alberi e piante in generale di ben 16 punti percentuali.
La scoperta potrebbe far esultare molti dei Paesi oggi più restii nel prendere impegni climatici, perché vorrebbe dire avere un percorso più facile per raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di due gradi centigradi. Ma il professor Chris Huntingford del Climate Modeller al Centre for Ecology and Hydrology provvede subito a rassicurare: “Nel complesso, i tagli delle emissioni di CO2 nei prossimi decenni dovranno ancora essere molto grandi se vogliamo contenere il riscaldamento globale”. E c’è anche chi, come Simon Lewis, dell’University College di Londra, ci tiene a mettere ben in chiaro alcune cose: “Questo studio dimostra, a mio avviso correttamente, che la fotosintesi è altamente sensibile al biossido di carbonio, ma questo è ben lungi dall’essere l’unico fattore che ha un’incidenza sulle foreste del 21 ° secolo e sulla quantità di carbonio che immagazzinano”.