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Clima, la nuova sfida sono le emissioni di metano

Un nuovo studio rivela che le emissioni di questo gas serra dall'elevato potere climalterante sono cresciute in modo preoccupante negli ultimi 10 anni, raggiungendo quota 1.830 ppb

Clima, la nuova sfida sono le emissioni di metano

 

(Rinnovabili.it) – Le emissioni globali di metano sono cresciute nell’ultimo decennio e rischiano di rendere definitivamente vani gli sforzi per contrastare i cambiamenti climatici. I livelli di questo gas serra, meno presente nell’atmosfera rispetto alla CO2 ma dotato di un potere climalterante decine di volte maggiore, hanno ripreso a salire intorno al 2007 per raggiungere poi un ulteriore picco tra 2014 e 2015. In questi due anni la concentrazione di metano è cresciuta di oltre 20 parti per miliardo (ppb), attenstandosi oggi alla quota di 1.830 ppb.

Valori che hanno colto di sorpresa gli scienziati sia perché rappresentano un aumento esponenziale, sia perché è un fenomeno se non inatteso, perlomeno non tenuto nella dovuta considerazione. In altri termini, mentre le emissioni di CO2 sono al centro delle discussioni internazionali alle varie COP e delle politiche nazionali di contrasto al riscaldamento globale, il metano passa inosservato benché sia il secondo fattore più importante di alterazione del clima.

 

Clima, la nuova sfida sono le emissioni di metanoNello studio pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters gli scienziati sottolineano come a inizio secolo l’aumento medio della concentrazione di metano fosse di circa 0,5 ppb cioè 20 volte di meno di quello attuale. Da cosa dipendono queste emissioni? Almeno un terzo provengono dallo sfruttamento di combustibili fossili, compresi il fracking e l’estrazione di carbone.

Ma sugli altri fattori e il loro peso specifico restano dubbi, dal momento che non vengono svolti monitoraggi adeguati. Il sospetto degli autori della ricerca è che il trend recente in forte ascesa dipenda dall’incremento nell’allevamento di bovini e nella coltivazione del riso. Infatti nei campi destinati a questo cereale, che vengono inondati, si formano organismi microbici che producono metano.

L’allarme trova riscontro in un altro studio pubblicato pochi mesi fa, in cui gli scienziati sostenevano che le emissioni antropiche di metano sono decisamente più alte di quanto si pensava finora. L’ammontare globale – comprendente sia le fonti fossili usate dall’industria, sia le fuoriuscite naturali del gas dalla crosta terrestre – è dal 60% al 110% maggiore, mentre la percentuale è del 20-60% se si considerano solo le fonti antropiche.