Come anticipato, Tokyo taglierà le emissioni del 26% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2013. Una promessa sul clima che non soddisfa il target ONU
(Rinnovabili.it) – Anche per il Giappone arriva l’ufficialità sul taglio delle emissioni. Il premier, Shinzo Abe, ha annunciato ieri i cosiddetti INDCs (Intended Nationally Determined Contributions), gli impegni sul clima con cui si presenterà ai negoziati di novembre-dicembre della COP 21.
Abe ha dichiarato che il Paese intende ridurre le emissioni di carbonio del 26% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2013, e presenterà le proposte alle Nazioni Unite nel mese di luglio.

«Si tratta di un obiettivo ambizioso, che non è in alcun modo inferiore a quelli degli altri paesi», ha detto il premier. Il nuovo target, in linea con le raccomandazioni formulate da un gruppo di esperti governativi nel mese di aprile, rappresenta un taglio di appena il 18% sull’anno di riferimento raccomandato dalle Nazioni Unite, cioè il 1990. Attivisti e ricercatori indipendenti sostengono che il Giappone non stia facendo abbastanza per contribuire ad evitare un aumento della temperatura superiore a 2°C entro il 2100.
Lo stop alle centrali nucleari, che dura da quattro anni (era il 2011, a seguito del disastro di Fukushima), ha portato ad un’impennata nelle importazioni di combustibili fossili. Da qui la difficoltà del Giappone di dotarsi di un piano più coraggioso sulla riduzione della CO2.