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Clima, c’è l’architettura dell’accordo. La palla passa ai ministri

Da oggi a venerdì toccherà ai ministri di 196 Paesi risolvere le criticità contenute nell'accordo generale sul clima raggiunto sabato dai negoziatori

Clima c’è l’architettura dell’accordo La palla passa ai ministri

(Rinnovabili.it) – Sul clima sono tutti d’accordo sul fatto di non essere d’accordo pressoché su nulla. Almeno è quello che si nota leggendo la bozza fatta circolare sabato, dopo la prima settimana di negoziati. Un testo di 48 pagine prodotto dall’ADP, il  gruppo di lavoro ad hoc sulla piattaforma di Durban per un’azione rafforzata, task force allestita nel dicembre del 2011 (durante la COP 17) per questo specifico compito. Dopo 4 anni, l’ADP ha concluso sabato il suo mandato. Il testo passa la patata bollente ai ministri di 196 Paesi, che a partire da oggi dovranno trasformarlo in un accordo condiviso. Per riuscirci, dovranno sparire le più di 1.000 parentesi quadre che al momento lo rendono un puzzle di impegni provvisori e spesso contraddittori, lasciando aperte tutte le questioni più spinose.

Il documento messo a verbale dalla plenaria nella mattinata di sabato è il risultato di quattro anni di lavoro dei negoziatori, che al vertice di Durban nel 2011 hanno ricevuto il mandato di preparare il testo di un accordo universale per combattere il cambiamento climatico, da chiudere nel 2015 in occasione della COP 21.

 

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Il testo è passato dalle 55 pagine prima dell’inizio della Conferenza ONU alle 48 di sabato. Di esse, 22 contengono il patto da adottare formalmente venerdì 11 novembre, 21 un pacchetto di decisioni utili a svilupparlo e 5 un’appendice con 96 proposte di modifica introdotte dalle Parti all’ultimo minuto.

La bozza di accordo lascia irrisolte le due principali aree di conflitto: la differenziazione degli impegni tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo, e il finanziamento di questi ultimi ad opera dei primi. Eppure, un coro di applausi ha accolto l’approvazione di questa traccia, che dovrebbe condurre al patto più complesso mai negoziato. Per l’occasione il negoziatore del Sudafrica, Nozipho Mxakato-Diseko, ha deciso di scomodare perfino Nelson Mandela: «Sembra impossibile fino a quando non si fa», ha detto, citando le parole del leader anti-apartheid.