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La Cina utilizzerà i satelliti per monitorare i gas serra

I primi due satelliti per il monitoraggio del carbonio nazionale - frutto di ben quattro anni di lavoro - saranno pronti entro il prossimo maggio

La Cina utilizzerà i satelliti per monitorare i gas serra

 

(Rinnovabili.it) – Il più grande emettitore di carbonio al mondo vuole dimostrare di sapersi impegnare sul fronte climatico. Approfittando dei riflettori della COP21, la Cina ha annunciato che nella lotta alle emissioni è pronta ad ingaggiare anche la tecnologia spaziale. Secondo quanto riferisce infatti l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, il gigante asiatico ha in programma di lanciare in orbita dei satelliti per monitorare i gas a effetto serra. La notizia arriva non a caso nelle giornate in cui oltre 150 leader stanno discutendo a Parigi un accordo globale sul clima. E mentre il presidente cinese Xi Jinping, alla Conferenza Onu, ci tiene a ricordare che “affrontare il cambiamento climatico non dovrebbe negare il bisogno legittimo dei Paesi in via di sviluppo di ridurre la povertà e migliorare il tenore di vita della popolazione”, in patria si passa alle “grandi manovre” per dimostrare tutta la buona volontà della Cina nella lotta al climate change.

 

Secondo il rapporto della Xinhau, i primi due satelliti per il monitoraggio del carbonio nazionale saranno pronti entro il prossimo maggio, frutto di ben  quattro anni di lavori guidati dal Changchun Institute of Optics and Fine Mechanics and Physics. Nessuna data di lancio è stata fornita fino ad ora, né il governo è sceso in dettaglio sul piano.  In caso di successo, sarebbe il paese terzo al mondo ad aver inviato dei satelliti in orbita per monitorare i gas serra; il primo satellite al mondo con il compito di studiare, nello spazio, i gas responsabili dell’effetto serra lo ha lanciato il Giappone nel 2009. Costato 159 milioni di dollari, Ibuki (questo il nome) sta aiutando gli scienziati a calcolare la densità del diossido di carbonio e del metano derivanti da quasi la metà della superficie terrestre attraverso 56 mila punti d’osservazione.

La tecnologia satellitare dovrebbe dare una grande mano alla nazione, dal momento che la Cina attualmente, è in grado di raccogliere solo i dati da terra.