Leucemie infantili, tumori, deforestazione. Per il disastro ambientale e sociale in Amazzonia, Chevron si è meritata il “premio” delle Ong.
(Rinnovabili.it) – Chevron vince il premio “alla carriera” per il disastro ambientale: ha sversato miliardi di litri di rifiuti tossici nei fiumi e torrenti nella foresta pluviale dell’Ecuador, dove le comunità indigene si approvvigionavano. Il Premio Public Eye, che cerca di mettere in risalto le peggiori aziende del mondo, è stato assegnato nell’ambito del World Economic Forum di Davos dalle principali Ong. Nonostante un’agguerrita concorrenza, il gigante del petrolio è riuscito a sconfiggere Dow Chemical, Gazprom, Glencore, Goldman Sachs e Wal-Mart.
Non è la prima volta che l’amaro riconoscimento finisce a Chevron. Già nel 2006, infatti, la multinazionale portava a casa il suo primo “trofeo”, per aver deliberatamente scaricato oltre 18 miliardi di litri di acque reflue tossiche nei corsi d’acqua della foresta ecuadoriana, ed essersi lasciata alle spalle circa 900 pozzi di scarico pieni di fanghi velenosi. Chevron ha abbandonato il Paese senza aver provveduto ad alcuna bonifica. Diverse valutazioni sanitarie indipendenti presentate ai tribunali hanno confermato alti tassi di leucemia infantile e altri tumori nella zona in cui aveva operato. Si stima che la compagnia sia responsabile di oltre 2.000 morti di cancro, mentre altre 10.000sono attualmente a rischio di contrarre la malattia per causa della continua esposizione a sostanze chimiche cancerogene presenti in acque superficiali, sotterranee, cibo e aria. Cinque gruppi indigeni – Secoya, Cofan, Huarani, Siona, e Quichua – sono stati decimati dalle pratiche di dumping di Chevron. Un tribunale ecuadoriano ha condannato il colosso nel 2011, imponendogli una multa di 9,5 miliardi dollari. Chevron ha rifiutato di pagare. Il suo avvocato ha promesso che l’azienda avrebbe combattuto il verdetto «fino a quando l’inferno nono sarà tutto gelato, e poi lo combatteremo sul ghiaccio».
Secondo la Ong Amazon Watch, impegnata nella difesa dei diritti ambientali e dei diritti umani, si tratta di «un inquinatore recidivo, che merita la condanna da parte della comunità internazionale per i suoi atti orribili contro i popoli indigeni dell’Ecuador ».
Proprio Amazon Watch ha candidato Chevron per il premio del disonore assegnato a Davos.
L’azienda ha ammesso di aver utilizzato almeno 60 studi legali e 2.000 avvocati per combattere le comunità indigene, spendendo circa 2 miliardi di dollari.