Il gip del tribunale di Savona ha ordinato i sigilli per gli impianti di Vado Ligure. WWF: “Le centrali a carbone sono antistoriche”. Legambiente: “Ora si lavori per riconvertire tutti gli altri impianti inquinanti in Italia”
Nel dettaglio l’ordinanza del gip parla di un nesso di causalità tra emissioni, morti e patologie polmonari e cardiovascolari; quest’ultime secondo quanto affermato il procuratore Granero la centrale avrebbe causato anche “tra i 1700 e i 2000 ricoveri di adulti” mentre “450 bambini sarebbero stati ricoverati per patologie respiratorie e attacchi d’asma tra il 2005 e il 2012″.
La centrale è una ex genco Enel, controllata al 50% dai francesi di Gdf-Suez e partecipata al 39% da Sorgenia e col 5,5% a testa da Iren ed Hera. La chiusura definitiva dei due gruppi a carbone (quello a gas resterà in funzione) richiederà circa 20 ore: sei per completare lo spegnimento e il resto per smaltire il carbone all’interno delle due unità.
“Ben venga il sequestro e la chiusura degli impianti a carbone della centrale di Vado Ligure – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – Negli ultimi mesi i controlli effettuati da organismi istituzionali e la stessa Procura avevano evidenziato le problematiche sanitarie ed ambientali prodotte dalla presenza della centrale su questo territorio. Non è un caso che i capi di imputazione per gli indagati siano il disastro ambientale e l’omicidio colposo. Da anni denunciamo il rischio di convivenza tra la popolazione locale e le attività produttive legate al carbone, uno dei peggiori combustibili ancora oggi utilizzato per la produzione di energia elettrica”.
“Le centrali a carbone sono antistoriche, – commenta Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia – comportano emissioni di anidride carbonica superiori a qualsiasi altro impianto, fanno male alla salute. Il nostro Paese ha una overcapacity di produzione di energia elettrica che le impone, non solo le permette, di cominciare a chiudere le centrali più inquinanti”. Per questo motivo l’associazione ambientalista invita l’azienda a prendere atto che la centrale di Vado Ligure “è indifendibile” chiudendo le unità a carbone una volta per tutte. “Questa è l’occasione per pensare alla riconversione dei posti di lavoro verso l’efficienza energetica e le rinnovabili: ci auguriamo che sindacati , regione Liguria, azienda, ci pensino seriamente. Intanto Vado Ligure non deve riaprire e i progetti di ampliamento dell’uso del carbone non devono partire”.