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Le catastrofi legate al clima hanno colpito 4 miliardi di persone

Negli ultimi 20 anni, gli eventi estremi in aumento a causa del cambiamento del clima hanno ucciso 600 mila persone, soprattutto nei Paesi poveri

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(Rinnovabili.it) – Negli ultimi 20 anni, il 90% delle gravi catastrofi planetarie è stato causato da inondazioni, tempeste, ondate di caldo, siccità e altri eventi legati al clima. È un dato inquietante e significativo quello che emerge dal nuovo rapporto pubblicato ieri dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio catastrofi (UNISDR). Si intitola The Human Cost of Weather Related Disasters, e mostra che negli ultimi 20 anni, sono stati registrati 6.457 eventi meteorologici estremi. I cinque paesi colpiti dal maggior numero di disastri sono Stati Uniti, Cina, India, Filippine e Indonesia.

«Meteo e clima sono i principali fattori di rischio di catastrofi e questo rapporto dimostra che il mondo sta pagando un alto prezzo in vite perdute – ha detto Margareta Wahlström, responsabile UNISDR, in un comunicato stampa – Le perdite economiche sono una sfida di sviluppo importante per molti paesi meno sviluppati che combattono il cambiamento climatico e la povertà».

Dalla prima conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (COP1), risalente al 1995, 606 mila vite sono state spezzate e 4,1 miliardi di persone sono rimaste ferite, rimaste senza casa o hanno bisogno di aiuti di emergenza a causa dei disastri legati al clima.

La relazione sottolinea inoltre lacune nei dati, notando che le perdite economiche sono molto più elevate rispetto al valore registrato di 1,9 trilioni di dollari. Solo il 35% degli eventi meteorologici estremi registrati include informazioni sulle perdite economiche. L’UNISDR stima invece che la cifra reale sia compresa tra 250 e 300 miliardi di dollari all’anno.

 

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«Vi è la necessità di ridurre gli attuali livelli di rischio – ha spiegato Wahlström – e di evitare di creare nuovi rischi garantendo che gli investimenti pubblici e privati ​​siano informati al riguardo, così che non aumentino l’esposizione delle persone e dei beni economici ai rischi naturali in luoghi inadatti all’insediamento umano».

L’Asia è la terra su cui si sono abbattute le peggiori conseguenze: sul continente le catastrofi naturali hanno falciato 332 mila vite e impattato su 3,7 miliardi di persone. In totale, circa 335 disastri legati al clima sono stati registrati ogni anno tra il 2005 e il 2014, un aumento del 14% rispetto al decennio precedente (1995-2004) e quasi il doppio rispetto al 1985-1995.

L’analisi evidenzia inoltre che le inondazioni hanno rappresentato il 47% di tutti i disastri legati al clima nel ventennio 1995-2015, colpendo 2,3 miliardi di persone e uccidendone 157 mila. Le tempeste, invece, sono state l’evento meteorologico più letale, provocando 242 mila vittime (il 40% dei decessi globali legati al clima), l’89% delle quali nei Paesi a basso reddito.

Nel complesso, ondate di caldo hanno ucciso 148 mila persone, con il 92% dei decessi in Paesi ad alto reddito.