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Le case dell’acqua fanno risparmiare al Friuli 540 ton di plastica

Il monitoraggio avviato a livello regionale ha rilevato ben 79 impianti quali, nel solo 2013, sono stati erogati quasi 20 milioni di litri d'acqua

Le case dell’acqua fanno risparmiare al Friuli 540 ton di plastica (foto di www.corriere.it)(Rinnovabili.it) – L’acqua alla spina sta lentamente cambiando le abitudini consumistiche del Friuli Venezia Giulia. La diffusione sul territorio regionale delle Case dell’Acqua, i distributori automatici d’acqua prelevata direttamente dall’acquedotto, ha dato i suoi frutti, rivelandosi un vero successo regionale. Dalla prima istallazione ad oggi si è andato affermando sul territorio un modello virtuoso particolarmente apprezzato dai cittadini, dal momento che, affidarsi alle Case dell’Acqua, significa un risparmio nei costi familiari. E non è solo l’economia domestica a trarne profitto.

 

Il Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della direzione regionale Ambiente ed Energia ha incaricato l’associazione Animaimpresa di rilevare la diffusione in Friuli Venezia Giulia delle Case dell’Acqua, rivelando ben 79 impianti quali, nel solo 2013, sono stati erogati quasi 20 milioni di litri d’acqua. In termini di impatto ambientale, questo significa essere riusciti a fare a meno di 540 tonnellate di rifiuti di plastica e di oltre 3.500 tonnellate di anidride carbonica (prodotte dai mezzi di trasporto). Risultati che hanno convinto l’amministrazione regionale a scommettere ulteriormente su questa buona pratica. La promozione delle case dell’acqua è, infatti, uno dei progetti sperimentali innovativi già avviati che saranno inseriti all’interno del “Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti” che la Regione presenterà a breve. Come ha osservato l’assessore all’Ambiente e all’Energia Sara Vito, il documento, oltre a dettare le linee guida in materia, approfondirà anche gli impatti dei rifiuti sull’ambiente e sulla salute ed analizzerà il contenuto delle sostanze pericolose in materiali e prodotti. A tal proposito, la Regione ha avviato, sempre in collaborazione con Animaimpresa, la rilevazione delle buone pratiche di riduzione degli imballaggi nelle aziende, anche per fornire valido supporto informativo alla pianificazione legislativa.