Il prezzo dell'energia solare continua la sua picchiata, mettendo in ginocchio il settore del carbone. La più grande compagnia del mondo chiuderà decine di miniere in meno di un anno
(Rinnovabili.it) – Altra mazzata per il carbone indiano, che fa sentire i suoi effetti sul mercato globale. Coal India, la più grande azienda mineraria del settore sul pianeta ha annunciato che chiuderà 37 miniere entro meno di un anno. Il termine è marzo 2018, una corsa alla serrata per cause essenzialmente economiche: la pietra nera in India non conviene più e l’impresa, che produce circa l’82% di carbone del paese deve cambiare in corsa il piano di business. Le chiusure riguarderanno complessivamente il 9% delle miniere possedute dall’azienda di stato, e l’operazione dovrebbe far risparmiare circa 8 miliardi di rupie (110 milioni di euro).
L’annuncio arriva in uno scenario che sta mutando a vista d’occhio nel paese asiatico: il settore del fotovoltaico ha beneficiato di pesanti investimenti internazionali e il crollo del prezzo dell’energia solare ha aumentato la pressione sulle aziende legate alla produzione elettrica da combustibili fossili. Il governo ha annunciato che non costruirà nessun più centrali a carbone dopo il 2022 e prevede che le rinnovabili siano in grado di generare il 57% dell’energia elettrica entro il 2027. Si tratterebbe di un obiettivo di gran lunga superiore al suo impegno preso durante la Conferenza ONU di Parigi sul clima.
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