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Cambiamento climatico: in USA arrivano le inondazioni

Numeri da brivido per le comunità della costa atlantica degli Stati Uniti. I fenomeni meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico saranno sempre più frequenti

Fonte: Reuters
Fonte: Reuters

(Rinnovabili.it) – Ad ovest la siccità, ad est le alluvioni. Gli Stati Uniti saranno sempre più stretti nella morsa del cambiamento climatico. Se in California non cade una goccia di pioggia da tempo immemore, infatti, tutt’altre prospettive attendono l’area atlantica. Dozzine di città sulla costa est degli Stati Uniti si troveranno con maggior frequenza a fare i conti con eventi meteorologici estremi, che in quei luoghi si manifestano sotto forma di massicce inondazioni. A Miami, dove ormai ci hanno fatto l’abitudine a camminare nelle strade sommerse dall’alta marea, sono state installate nuove pompe per contenere le acque delle King Tides, le alte maree di maggior portata della stagione. Ma Miami non è l’unica: diverse città devono prendere misure di questo genere se vogliono evitare l’allagamento delle strade. Lo ha detto un report dell’UCS (Union of Concerned Scientists), intitolato “Inondazioni invadenti: in che modo l’innalzamento del livello dei mari minaccerà la costa Est degli USA e le comunità del Golfo nei prossimi 30 anni”.

 

La ricerca ha scoperto che l’area geografica vedrà triplicare il numero di questi fenomeni entro il 2030. Entro il 2045 addirittura dovrebbe decuplicare, con alluvioni e inondazioni che si spingeranno più all’interno e dureranno più a lungo. Gli scienziati hanno preso in esame 52 siti sulla costa, per arrivare a fare proiezioni valide per un arco di tempo che copre i prossimi 15-30 anni. Il livello del mare dovrebbe salire di 12 centimetri entro 15 anni, per arrivare intorno ai 30 nel 2045. In un simile scenario, le comunità costiere rischiano di finire sott’acqua due volta al mese al 2030. Una città su 3, invece, se si sposta l’asticella al secondo target (il 2045), dovrà fare i conti – in media – con 180 inondazioni l’anno. C’è anche chi se la passerà peggio: Washington DC, uno degli Stati più a rischio, potrebbe subirne quasi 400.

 

L’intensificarsi dei fenomeni porterà, secondo lo studio, una città su 7 a dover prendere misure per tutelare la proprietà e, soprattutto, l’incolumità delle persone. Infatti aumenterà il pericolo di vita dovuto ad eventi meteorologici. Serviranno case e infrastrutture a prova di allagamento, come barriere capaci di arginare il moto ondoso.