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Cambiamento climatico: gli eventi più estremi del 2014

Un monsone in India uccide 650 persone. La siccità in Brasile lascia senz’acqua l’intera San Paolo. Auguri di sereno 2015 dal cambiamento climatico...

(Rinnovabili.it) – Mettete una mano sul calorifero e avrete un’idea “tattile” di questo 2014: caldo torrido. Il cambiamento climatico ha portato gli esperti  a prevedere quest’anno come il più caldo della storia. Sembra che alla fine non raggiungerà questo record negativo, ma conquisterà comunque, probabilmente, il 3° posto in graduatoria. Infatti, il 2014 ha fatto registrare una temperatura di circa 2 gradi superiore rispetto alla media storica, portandosi dietro diversi eventi meteorologici anomali, che con questo andazzo diventeranno sempre più frequenti. Eccone un elenco.

 

La grande fusione in Alaska

Il caldo superiore alle medie stagionali (16.7 gradi) ha causato una serie di valanghe, come quella che ha causato devastazione sulla Richardson Way. Un video mostra le conseguenze della slavina.

 

https://youtu.be/GMPzNgo8CWI

 

Caldo torrido in Australia

L’Alaska non è stato l’unico Paese a soffrire temperature oltre la media. A Melbourne, lo scorso gennaio, la colonnina di mercurio ha letteralmente frantumato il termometro, raggiungendo i 42.8 gradi centigradi. Il sole cocente ha provocato svenimenti e vomito agli atleti impegnati negli Australian Open di tennis. Una relazione scientifica ha messo in guardia l’Australia sulla necessità di prepararsi a nuovi picchi di temperatura se le emissioni di carbonio continueranno a salire. Questo video mostra la tenuta di un cioccolatino a 42 gradi. Si scioglie in meno di due minuti!

 

 

Siccità senza precedenti in California

Le recenti piogge hanno alleviato leggermente l’arsura in Occidente, ma la California sta ancora lottando strenuamente contro la siccitàTre anni senza pioggia sono troppi per chiunque, e hanno travolto il Paese che oggi si trova in piena emergenza, costretto a razionare le riserve di acqua e a non sapere come dare aiuti a migliaia di persone ridotte sul lastrico. Stesso discorso per San Paolo, in Brasile, dove la siccità non permette a interi quartieri di lavare i piatti o i panni, mentre il bacino Cantareira (principale fornitore dell’acqua alla metropoli) è ormai una distesa di fango.

 

Tornados devastano gli USA

I tornados stavano diminuendo negli Stati Uniti: erano circa 400 in meno rispetto alla media annua di 1.260. Ma un paio di incidenti hanno fatto tornare il fenomeno agli onori della cronaca, a causa della inusuale potenza che hanno scatenato sul terreno: A fine aprile una serie di trombe d’aria ha provocato la morte di oltre 30 persone e fatto letteralmente esplodere alcuni allevamenti di polli. A maggio, gli operai presso un pozzo petrolifero hanno ricevuto una spazzolata coi fiocchi: una colonna monumentale di detriti vorticanti ha squarciato il loro villaggio di baracche in North Dakota, danneggiando più di una dozzina di rimorchi. Il video è piuttosto eloquente…

 

Inondazioni sulla east coast

Se nel West il problema principale è quello della siccità, sulla costa est degli USA non se la passano affatto bene per quanto riguarda le inondazioni e le alluvioni. L’acqua sui marciapiedi, i danni alle infrastrutture e le chiusure stradali saranno all’ordine del giorno, soprattutto in Florida, ma non solo.

 

Rainmageddon in Asia

L’apocalisse liquida che ha investito il confine fra India e Pakistan a settembre non poteva meritare nome migliore di Rainmageddon. In brevissimo tempo sono caduti oltre 30 cm di pioggia a causa di un monsone più intenso del solito. Il risultato: 650 vittime e 375 mila edifici danneggiati. I costi per la ricostruzione ammontano a 18 miliardi di dollari: si tratta del più costoso disastro naturale mai registratosi in India.