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Eravamo troppo ottimisti sul tasso di fusione dei ghiacciai: già condannati 1 su 2

Lo studio più completo mai realizzato stima che ai ritmi attuali, il tasso di fusione dei ghiacciai farà perdere il 32% della massa glaciale entro il 2100. E ne spariranno 68 su 100. Le stime sul contributo all’aumento dei mari peggiorano del 23%

Tasso di fusione dei ghiacciai: ne sparirà il 49% anche con solo +1,5°C
Foto di Timothy Eberly su Unsplash

Analizzati 215mila ghiacciai terrestri con immagini satellitari

(Rinnovabili.it) – Anche rispettando l’accordo di Parigi condanneremo metà delle ‘sentinelle del clima’ in tutto il mondo. E se non cambiamo traiettoria rispetto a oggi, cioè un mondo 2,7°C più caldo, ne spariranno due su tre. È quello che succederà alla parte più iconica della criosfera terrestre, i ghiacciai, entro la fine di questo secolo a causa del riscaldamento globale di origine antropica. Lo afferma un nuovo studio apparso su Science il 5 gennaio che ha rivisto le stime sul tasso di fusione dei ghiacciai.

Il risultato è la fotografia più accurata mai prodotta fino ad ora di quello che succederà nei prossimi decenni ai ghiacciai terrestri in tutto il Pianeta. I ricercatori hanno esaminato 215mila lingue glaciali -escluse quelle di Groenlandia e Antartide- misurandole con le immagini satellitari degli ultimi 20 anni e hanno usato dei modelli per simulare il loro comportamento futuro in diversi scenari di riscaldamento globale. Derivando il tasso di fusione dei ghiacciai, quanti di essi spariranno, e quale sarà il contributo all’aumento del livello dei mari.

Le nuove stime sul tasso di fusione dei ghiacciai

Con un aumento della temperatura globale di 1,5°C, secondo le nuove stime -più pessimiste di quelle accettate finora, che si basavano sull’estrapolazione di dati invece che su misure puntuali e a tappeto- sparirà il 49% dei ghiacciai della Terra entro il 2100. In uno scenario emissivo come quello attuale, che prevede un riscaldamento di 2,7°C, a scomparire saranno 68 ghiacciai su 100 e sarà perso il 32% della massa glaciale complessiva. L’ipotesi peggiore, per quanto lo scenario sia improbabile, è che entro fine secolo si fonda l’83% dei ghiacciai.

A seconda di quale di questi tre scenari si verificherà, l’innalzamento dei mari varierà molto. Con un tasso di fusione dei ghiacciai dettato da un mondo 1,5 gradi più caldo, il contributo all’aumento del livello delle acque entro fine secolo dovrebbe attestarsi intorno a 9 cm. Ma in uno scenario come l’attuale, questo valore sale a 11,5 cm. Sono dati sensibilmente più alti di quelli accettati finora, anche del 23%.