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L’estrema siccità nel Corno d’Africa iniziata nel 2020? C’è la mano dell’uomo

Lo studio del World Weather Attribution chiarisce il contributo del cambiamento climatico attribuibile all’uomo nell’intensità e probabilità dell’evento

Siccità nel Corno d’Africa: il ruolo del climate change antropico
Immagini di Copernicus mostrano la siccità in una regione del Kenya. Crediti: European Union, Copernicus Sentinel-2 imagery

La siccità nel Corno d’Africa ha fatto 40mila morti solo nel 2022

(Rinnovabili.it) – La crisi climatica di origine antropica ha reso molto più intensa la siccità nel Corno d’Africa che l’anno scorso ha fatto oltre 40mila morti e ha messo in ginocchio più di 4 milioni di persone, colpendone però direttamente e indirettamente altri 150 mln. E ha aumentato di 100 volte la probabilità che si verifichi un evento così intenso. Lo ha stabilito un’analisi del World Weather Attribution.

Cosa c’è dietro la siccità nel Corno d’Africa?

Secondo i calcoli del collettivo di scienziati che cerca di stabilire con rapidità il ruolo del cambiamento climatico negli eventi estremi, la crisi climatica ha raddoppiato la probabilità che la stagione delle piogge lunghe nell’Africa orientale (da marzo a maggio) sia deficitaria. E tenendo conto dei molti fattori all’origine della siccità nel Corno d’Africa, la conclusione è che “come risultato del cambiamento climatico indotto dall’uomo, la combinazione di scarse precipitazioni ed elevata evapotraspirazione, così insolita come le condizioni recenti, non avrebbe portato affatto alla siccità in un mondo più freddo di 1,2°C”. In altri termini: questa siccità estrema che si protrae dal 2020 è interamente da attribuire a fattori antropici.

Le cause non riguardano soltanto le mutazioni nel regime delle precipitazioni. Se la stagione delle piogge si isterilisce, quella delle piogge brevi tra ottobre e dicembre tende a diventare più umida. Ma un altro fattore gioca un ruolo decisivo, l’aumento delle temperature. Con il riscaldamento globale, i suoli e le piante perdono più facilmente umidità per evapotraspirazione.

“Il cambiamento climatico ha reso eventi come l’attuale siccità molto più forti e probabili; secondo una stima prudente, tali siccità sono diventate circa 100 volte più probabili”, si legge nel dossier.

“Questo studio dimostra con forza che la siccità è molto più della semplice mancanza di pioggia e che gli impatti del cambiamento climatico dipendono fortemente da quanto siamo vulnerabili. Uno dei principali risultati del rapporto di sintesi del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, pubblicato di recente, è che siamo molto più vulnerabili di quanto pensassimo”, spiega Friederike Otto, co-autrice dello studio.