Sebbene sia fuori dall'ETS, il settore agricolo (insieme a quello edile, dei trasporti e delle PMI) è responsabile del 55% delle emissioni di gas serra in Europa.
L’EEA mette in guardia: in Europa, il settore agricolo produce troppe emissioni.
(Rinnovabili.it) – Secondo un rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EAA), il settore agricolo europeo è riuscito a malapena a ridurre le proprie emissioni dal 2018. Sebbene sia uno dei settori che contano il maggior numero di emissioni di gas serra in Europa, gli sforzi climatici dell’agricoltura sembrano essere quindi del tutto insufficienti.
Analizzando le politiche climatiche per ridurre le emissioni prodotte dal settore agricolo, da quello edile e dei trasporti, nonché dai settori delle piccole e medie imprese (nessuno dei quali è coperto dall’ETS), l’EAA scopre che, complessivamente, rappresentano circa il 55% delle emissioni in tutta l’UE, mentre i settori dell’energia, dell’industria pesante e dell’aviazione (le cui emissioni rientrano nell’ETS dell’UE) rappresentano il resto (45%). Per consentire all’Europa di rispettare le promesse di riduzione delle emissioni, questi ultimi settori devono ridurre complessivamente le loro emissioni di gas a effetto serra del 30% entro il 2030.
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L’Europa, tuttavia, è a metà strada verso il raggiungimento dei suoi obiettivi per il 2030, e l’agenzia dell’UE stima che gli Stati membri dovranno raddoppiare i loro attuali sforzi anche in settori esclusi dal sistema di scambio di quote di carbonio. Le industrie agricole, delle costruzioni e dei trasporti, nonché le PMI, hanno infatti ridotto le loro emissioni solo dell’11% tra il 2005 e il 2018. Si tratta di 1/3 di ciò che ci si aspetta da loro entro il 2030. Secondo la relazione, però, potrebbero essere attuate una serie di misure per accelerare la decarbonizzazione del settore agricolo, compreso il sostegno alle aziende, all’agricoltura biologica e una stretta sui requisiti per i fertilizzanti.
L’EAA, però, non è molto ottimista sul potenziale del settore agricolo di ridurre le emissioni. “Gli Stati membri e il Regno Unito indicano un potenziale di riduzione delle emissioni limitato”, si legge nel rapporto. In Francia, ad esempio, il Consiglio consultivo indipendente per il clima ha pubblicato la sua relazione annuale, in cui ha rilevato una riduzione dell’8% delle emissioni nel settore agricolo tra il 1990 e il 2018. Inoltre, le emissioni si sono stabilizzate nel periodo 2015-2018 con una riduzione annuale di appena 0,1%.