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Istat: il clima colpisce la produzione agricola italiana

La produzione agricola in UE cresce del +0,8% ma l'Italia registra un calo del -1,3%, nonostante si riconfermi al primo posto nella classifica dell'eurozona, davanti a Francia e Spagna.

Produzione agricola
Credits: Pexels da Pixabay

Generale calo della produzione agricola: crollano vino, frutta e cereali, aumentano olio, patate e ortaggi

 

(Rinnovabili.it) – L’Istat ha presentato una stima preliminare dell’andamento del settore agricolo nel corso del 2019. I risultati non sono molto confortanti, poiché dalle prime rilevazioni è possibile notare una riduzionale sostanziale dei volumi di produzione agricola italiana pari al -1,3%. Questo numero rappresenta una media generale dell’andamento dell’agricoltura, che si posiziona tra il picco negativo della produzione di vino, diminuita del -12%, e il picco positivo della produzione di olio, cresciuta del +32%. Ancora più interessanti, però, sono le ragioni che secondo l’Istituto Nazionale di Statistica starebbero dietro questa flessione della produzione agricola, la quale sarebbe stata causata principalmente da “fattori climatici sfavorevoli”.

 

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Generalmente, il 2019 si presenta con un andamento della produzione agricola del tutto speculare al 2018. Infatti, ad esempio, per quanto riguarda i risultati del settore vinicolo, il crollo del -12% viene registrato dopo la forte crescita rilevata durante il 2018, periodo in cui la produzione è cresciuta di circa il +14%. Allo stesso modo, per quando riguarda la produzione di olio, la crescita arriva dopo i pessimi risultati registrati nello stesso periodo, in cui la produzione aveva subito un calo del -36%. Ma il vino non è l’unico ambito di riduzione di produzione agricola. Infatti, Istat segnala diminuzioni sostanziali anche per la frutta, -3%, e i cereali, -2,6%. Tuttavia, a fronte di queste perdite si registra una crescita nelle coltivazioni di foraggio (+3,5%), di patate (+2%) e nella produzione di ortaggi (1,1%). Inoltre, nel corso del 2019 è stato registrato anche un aumento dei prezzi alla produzione (vale a dire di quei beni destinati ai produttori nelle fasi del processo produttivo), pari a +0,7%, e dei costi di produzione, pari a +0,9%.

 

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L’indagine preliminare dell’Istat sulla produzione agricola non si limita al contesto italiano, ma guarda anche all’andamento del settore agricolo nell’Unione Europea. Nel 2019, il comparto agricolo comunitario ha registrato un aumento generale della produzione dello +0,8%. Nello specifico, il centro di statistica riporta i dati di Germania (+2,6%) e Regno Unito (+3,9%), in positivo rispetto a quelli di Italia e Francia (-1,8%), rilevando una sostanziale stabilità in Spagna. In conclusione, e traendo le somme, l’Istat determina che il valore aggiunto dell’agricoltura in Italia è pari a 31,9 miliardi di euro, confermando il paese al primo posto nella classifica dell’eurozona davanti a Francia (31 miliardi di euro) e Spagna (26,5 miliardi).

 

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