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Pioggia record, mai così tanta acqua su Piemonte e Liguria. Diventerà la norma?

La depressione atlantica Christian ha rovesciato sulle province di Savona, Genova e Alessandria una quantità d’acqua impressionante. A Cairo Montenotte 496 mm in 6 ore, a Rossiglione 740,6 mm in mezza giornata. Sono i nuovi primati nazionali, mentre eventi estremi di questo tipo sono sempre meno “eccezionali”

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Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

Qual è il ruolo del cambiamento climatico nella pioggia record del 3-5 ottobre?

(Rinnovabili.it) – Esattamente un anno fa, la tempesta Alex devastava l’area di confine tra basso Piemonte, ponente ligure e Costa Azzurra. Un evento meteorologico estremo che ha provocato molti danni tra Limone Piemonte e Ventimiglia, spazzato via un’intera vallata in Francia (la val Roya) e sconquassato le alpi Marittime. Il primo anniversario di questo disastro climatico lo abbiamo festeggiato a suon di nuovi primati: fra il 3 e il 5 ottobre scorsi è caduta una pioggia record quasi nelle stesse zone, a cavallo tra Liguria e Piemonte.

Crediti: Arpa Liguria

Il responsabile? La depressione atlantica Christian. E il cambiamento climatico. Il risultato è stato un valore di pioggia record che ha stabilito il nuovo primato nazionale per precipitazioni cumulate sulle 6 e 12 ore. È il 4 ottobre, siamo tra le province di Genova, Savona e Alessandria. Piove dal giorno prima, ma è in questo giorno che si iniziano a sviluppare nubifragi autorigeneranti che gli addetti ai lavori definiscono di violenza e durata eccezionali.

La pioggia record tra Savona e Genova

A Montenotte Inferiore, una frazione del paese di Cairo Montenotte, nell’entroterra savonese, nell’arco di sole 6 ore si sono abbattuti 496 mm di piogge record. Nel frattempo, a Rossiglione, nel genovese, in 12 ore cadevano 740,6 mm di pioggia. Entrambi nuovi record nazionali, con il secondo che ha battuto anche l’evento del 7-8 ottobre 1970 a Bolzaneto, quando 717,8 mm caduti alla periferia di Genova avevano fatto una vera strage, con 35 morti e molti danni a cose e proprietà. A Rossiglione, il passaggio di Christian ha rovesciato qualcosa come 927 mm di pioggia in tre giorni. Sono quantità tra le più elevate al mondo per le zone extra-tropicali.

Eventi eccezionali? Dovremmo davvero smettere di chiamarli così. Sul versante piemontese gli ultimi tre anni hanno registrato i tre eventi più piovosi sulle 12 ore da quando è attiva la banca dati regionale: 428 mm a Gavi, nell’alessandrino, il 21 ottobre 2019; 515 mm a Limone Piemonte durante la tempesta Alex; e 454 mm a Ponzone, sempre nell’alessandrino, quest’anno.

C’entra il cambiamento climatico?

Qual è il ruolo del cambiamento climatico? Per il momento si possono solo raccogliere indizi (molti), ma manca la certezza scientifica. Esiste una branca apposita, chiamata scienza dell’attribuzione, che scandaglia le anomalie climatiche e il loro legame con eventi estremi per stabilire quanto influisce la mano dell’uomo sul clima e quanto, invece, è da attribuire alla sola variabilità naturale. Prima di avere una risposta, però, serve tempo per analizzare i dati.

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Per il momento è stato rilevato che durante l’evento piovoso c’era una maggiore disponibilità di vapore acqueo in atmosfera, legata a una temperatura anomala delle acque superficiali tra Corsica e Liguria superiore di 3°C rispetto alla norma. Proprio la maggior umidità in atmosfera – direttamente legata al riscaldamento globale, e oggi stimata al 7% sopra la media storica – è ricondotta da molti studi all’aumento di frequenza e intensità di eventi climatici estremi come le piogge torrenziali. Un fattore che ad esempio ha contribuito a rendere più devastante l’alluvione che lo scorso luglio ha messo in ginocchio molte aree di Germania occidentale, Olanda e Belgio facendo più di 130 vittime e miliardi di euro di danni. (lm)