Per non aggravare una situazione resa più difficile dalla pandemia di covid-19, l'Indonesia si prepara a combattere gli incendi sparando razzi di sale nelle nuvole.
Per affrontare il picco della stagione secca, il governo indonesiano userà le piogge artificiali
(Rinnovabili.it) – Per prevenire la devastazione della stagione degli incendi e limitare i danni della siccità, il governo indonesiano si prepara ad impiegare le piogge artificiali in vista del picco della stagione secca. L’anno scorso, milioni di ettari di foresta sono andati in fiamme. Il fumo tossico, che ha inquinato tutto il sud-est asiatico, non solo ha costretto alla chiusura di scuole e aeroporti, ma ha quasi provocato un incidente diplomatico con la vicina Malesia, a causa di una presunta cattiva gestione indonesiana.
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Nel corso della stagione secca, gli incendi in Indonesia hanno distrutto habitat cruciali, contribuito a un forte aumento delle malattie respiratorie e si ritiene che siano costati all’economia almeno 5,2 miliardi di dollari. Per tale ragione, l’impiego delle piogge artificiali sembra essere l’unica soluzione immediata per evitare che, quest’anno, gli incendi possano compromettere gli sforzi contro la pandemia.
Il ministro dell’Ambiente e della silvicoltura, Siti Nurbaya, ha affermato che le piogge artificiali sono già state impiegate con successo in aree a rischio incendio negli ultimi mesi. Di solito, questo processo comporta l’invio di razzi di sale nelle nuvole per innescare le precipitazioni.
”Siamo piuttosto preoccupati per l’andamento meteorologico e dobbiamo rimanere vigili per la seconda fase critica al culmine della stagione secca di agosto”, ha dichiarato Siti. Anche le forze dell’ordine stanno intensificando il loro lavoro, sebbene molti osservatori ritengano che le “vie legali” siano ancora troppo deboli.
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Gli incendi nella foresta e nella torba, infatti, sono spesso collegati a pratiche di taglio e combustione, in cui la terra viene liberata per la coltivazione di palme da olio. I gruppi ambientalisti hanno precedentemente accusato le autorità di non aver imposto gravi sanzioni. Dal 2015 sono state intentate 50 cause civili contro imprese di produzione di olio di palma per aver provocato incendi ma, di queste, solo 11 hanno raggiunto un verdetto finale.