In autunno, durante la COP 26 di Glasgow, Paesi dovranno presentare i propri NDC rivisti e corretti per rispettare l’Accordo di Parigi. I primi a fare i compiti a casa sono Isole Marshall, Suriname e Norvegia
In anticipo rispetto alla COP 26, la Norvegia diventa la prima nazione industrializzata a presentare nuovi e più ambiziosi obiettivi climatici
(Rinnovabili.it) – Prima grande novità nel conto alla rovescia verso la prossima COP26 sui cambiamenti climatici, in scena quest’autunno a Glasgow: la Norvegia è il primo Paese sviluppato ad aver consegnato all’ONU un nuovo e più ambizioso NDC (Nationally Determined Contributions), il documento contenente gli obiettivi climatici nazionali per rispettare l’Accordo di Parigi,
Alla fine della scorsa settimana, il governo norvegese ha dichiarato infatti di aver aderito all’impegno delle Isole Marshall e al Suriname, le prime nazioni ad ave raggiornato formalmente i contributi così come richiesto dalle Nazioni Unite.
Nel dettaglio, Oslo ha promesso di impegnarsi a ridurre le emissioni di gas a effetto serra tra il 50 e il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Si tratta di oltre 10 punti percentuali in più rispetto a quanto inizialmente annunciato.
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Una buona notizia considerando che l’impegno della Norvegia potrebbe essere preso ad esempio da altre nazioni. Le pressioni stanno infatti aumentando su tutti i paesi, ai quali è richiesto di presentare, alla prossima COP 26, obiettivi climatici più ambiziosi, compresi quelli a breve e a medio termine ed una chiara strategia atta a per raggiungere le emissioni nette pari a zero entro la metà del secolo.
“Il cambiamento climatico è la più grande sfida del nostro tempo e la Norvegia assumerà un ruolo di primo piano nella riduzione delle emissioni sia a livello nazionale che internazionale“, ha dichiarato Jan Tore Sanner, ministro delle finanze. “Il fatto che la Norvegia ora aumenti e rafforzi il suo obiettivo per il clima per il 2030 può spianare la strada ad altri paesi per fare lo stesso“.
La Norvegia ha anche sottolineato la propria intenzione di lavorare a stretto contatto con l’UE per “promuovere la decarbonizzazione“: “Come primo paese sviluppato a rafforzare il proprio impegno a Parigi, la Norvegia sta dimostrando il tipo di leadership necessaria per spostare il mondo nella giusta direzione”, ha dichiarato Helen Mountford, vicepresidente per il clima e l’economia del World Resources Institute. ”Questo è molto gradito. Data la portata della sfida globale, sarà essenziale per la Norvegia centrare il suo ambizioso obbiettivo e ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.” “Le nuove soluzioni climatiche sono oggi più economiche ed abbondanti che mai: aumentare gli investimenti ha senso anche dal punto di vista finanziario. È ora che le principali economie del mondo seguano le orme della Norvegia e realizzino i propri audaci piani climatici”.
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