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L’Italia è tra i paesi più esposti all’impatto degli estremi climatici sui trasporti

Uno studio pubblicato su Nature Communications calcola l’impatto di piogge più intense su strade e ferrovie con un dettaglio a livello paese. L’Europa centrale e nord-occidentale è tra gli hotspot globali

Impatto degli estremi climatici sui trasporti: Italia 13° al mondo
Foto di Kelly Sikkema su Unsplash

Al 2050 il 29% di strade e ferrovie in tutto il mondo saranno esposte all’impatto di precipitazioni più abbondanti

(Rinnovabili.it) – Il 3 maggio, l’alluvione in Emilia-Romagna dovuta all’ondata di maltempo che ha portato circa 150 mm di pioggia in 24 ore ha causato la sospensione del servizio ferroviario su molte linee tra Bologna, Ravenna, Faenza, Rimini e Ferrara. È uno scenario a cui ci potremo dover abituare in futuro, e che anzi potrebbe peggiorare a causa dell’aumento dell’impatto degli estremi climatici sui trasporti.

Secondo uno studio della Beijing Normal University e della Vrije Universiteit di Amsterdam, entro il 2050 ben il 29% delle infrastrutture stradali e ferroviarie in tutto il mondo saranno esposte all’impatto di precipitazioni più abbondanti. Anche in uno scenario emissivo medio, paragonabile alla traiettoria su cui ci troveremmo se rispettassimo alla lettera tutti gli impegni climatici annunciati finora.

L’impatto degli estremi climatici sui trasporti: Italia 13° al mondo

I cambiamenti nell’impatto degli estremi climatici sui trasporti non saranno uguali ovunque. Secondo lo studio, le aree con la maggior esposizione a questo rischio sono la parte orientale del Nord America, l’Europa nord-occidentale e quella centrale, e l’Asia orientale. L’Italia si trova tra i paesi più esposti e vulnerabili quando si prendono in considerazione sia la lunghezza totale della rete stradale e ferroviaria (cioè la densità delle infrastrutture dei trasporti) sia l’esposizione all’aumento di estremi climatici. Il Belpaese è al 13° posto in uno scenario emissivo medio (RCP4.5) ma sale al 12° in uno scenario emissivo ad alta intensità (RCP8.5).

“Nella top-30 figurano 15 Paesi europei e 8 Paesi asiatici, tra cui Cina, Russia, Germania, Francia, India e Giappone. Dalla metà del XXI secolo alla fine del XXI secolo, gli impatti maggiori si registrano in Romania, Irlanda e India, con aumenti rispettivamente del 509%, 216% e 206%”, sottolineano gli autori.

In generale, nello scenario RCP4.5, lo studio calcola che a livello globale i milioni di km di sistemi dei trasporti a rischio saranno 6,8 al 2050 e che saliranno a 11 a fine secolo. Si tratta, rispettivamente, del 28,8% e del 46,6% dell’infrastruttura di trasporto terrestre globale.