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Ghiacciai: l’idrofratturazione in Antartide preoccupa gli esperti

Uno studio della Columbia University ha evidenziato una vulnerabilità insospettata della calotta glaciale antartica.

L’idrofratturazione rompe lo strato di ghiaccio come fosse un coltello

(Rinnovabili.it) – I ricercatori della Columbia University hanno scoperto che circa il 60% dell’area costituita dai ghiacciai dell’Antartide è interessata  da un processo chiamato idrofratturazione, in cui l’acqua di disgelo filtra nei crepacci (alcuni dei quali profondi centinaia di metri) e ne innesca il collasso.

La scoperta suscita preoccupazione per il potenziale e significativo innalzamento del livello del mare. “Questa acqua di disgelo è più pesante del ghiaccio, quindi attraverso l’idrofratturazione può interessare l’intero spessore del ghiaccio, penetrandolo proprio come fosse un coltello, ha dichiarato lo scienziato del clima Ching-Yao Lai.

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Non è chiaro quanto tempo potrebbe richiedere un simile processo. Il clima antartico è molto variabile, il che rende difficile per gli scienziati determinare il ruolo svolto dai cambiamenti climatici causati dall’uomo. Tuttavia, Lai ha affermato che ricerche precedenti suggerivano che l’idrofratturazione potrebbe interessare l’intera area ghiacciata in circa un secolo.

Il nuovo studio, che ha utilizzato l’intelligenza artificiale per identificare le caratteristiche della frattura del ghiaccio in quasi 260 immagini satellitari di 50 piattaforme di ghiaccio in tutto il continente, ha evidenziato una vulnerabilità insospettata della calotta glaciale. “In precedenza, pensavamo che ci sarebbero stati luoghi vulnerabili all’idrofratturazione, ma che quei luoghi avrebbero potuto non avere alcuna importanza per la calotta glaciale, ha specificato Lai.

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Gli ultimi rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) suggeriscono che il livello del mare aumenterà di oltre un metro entro il 2100. Tuttavia, gli scienziati temono che un improvviso collasso dei ghiacciai  possa fare aumentare drasticamente il livello del mare . Più della metà dell’acqua dolce del mondo è bloccata nel ghiaccio dell’Antartide.

Nel frattempo, il riscaldamento dovuto al cambiamento climatico sta anche intaccando i ghiacciai e la calotta glaciale dell’Artico più rapidamente del previsto: il mese scorso, l’ultima piattaforma di ghiaccio intatta del Canada è crollata; lo scorso anno, la calotta glaciale della Groenlandia ha perso una quantità record di massa; in Antartide ”una volta scomparse, le piattaforme di ghiaccio non saranno più  in grado di formarsi di nuovo”, ha detto Lai.