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Le 3 minacce ecologiche più sottovalutate secondo il Frontiers report 2022 dell’Unep

Nel 2016, alla sua prima edizione, il rapporto dell’agenzia ONU per la protezione ambientale parlava del rischio delle malattie zoonotiche. Oggi punta i riflettori su incendi, inquinamento acustico in città e sfasamento dei ritmi biologici con il resto dell’ecosistema di riferimento

Frontiers report 2022: quali sono le tre minacce ecologiche più sottovalutate?
Foto di Bessi da Pixabay

La fenologia trova posto nel Frontiers report 2022

(Rinnovabili.it) – Incendi, inquinamento acustico e ritmi che interrompono i cicli naturali della vita sono le principali minacce ecologiche emergenti da tenere d’occhio. Tutte e tre creano delle sfide specifiche, richiedono soluzioni ritagliate sul fenomeno, e sono alimentate dal cambiamento climatico. Lo sostiene il Frontiers report 2022 appena pubblicato dall’Unep, l’agenzia per la protezione ambientale delle Nazioni Unite.

I roghi sono la minaccia più visibile tra quelle selezionate dall’Unep, e lo diventeranno ancora di più in futuro. Gli incendi aumenteranno di frequenza e di durata, oltre a diventare più comuni anche in aree prima risparmiate. Qui la mano dell’uomo è centrale. Con la deforestazione e le attività umane che la seguono, ad esempio, abbiamo facilitato l’emergere di incendi anche nelle foreste tropicali umide, dove prima erano praticamente sconosciuti. Il climate change interverrà poi su altri fattori, spiega il Frontiers report 2022, come la frequenza dei lampi e l’intensità degli estremi climatici.

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Molto fuori dai radar ma assolutamente centrale è invece il fenomeno dell’inquinamento acustico in ambito urbano. L’esposizione prolungata ai rumori delle nostre città è associata a una lunga serie di disturbi fisici e mentali, dall’ipertensione ai disturbi del sonno. “Solo in Europa, l’esposizione a lungo termine al rumore contribuisce a 12.000 morti premature e 48.000 nuovi casi di cardiopatia ischemica”, si legge nel rapporto Frontiers report 2022.

Infine, il capitolo sullo sfasamento crescente dei ritmi biologici di vita. Il cambiamento climatico incide su ogni ecosistema, ma non con la stessa intensità su ogni sua componente. Il venir meno di alcune caratteristiche, però, crea problemi a cascata. Che “a volte risultando in squilibri fenologici che sconvolgono l’ecosistema”. Per esempio, spiega il rapporto, “alcuni uccelli ora hanno i loro nidiacei nel nido quando la fornitura di cibo disponibile sta già calando, così le coppie che si riproducono tardi hanno un successo inferiore rispetto a quelle che si riproducono presto”.

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