Nonostante la scelta dell'ONU di rinviare il vertice sul clima, la Commissione Europea ha sottolineato che non farò alcun passo indietro rispetto al suo impegno per un’agenda globale sul clima.
Per Timmermans, il rinvio della COP26 è una “decisione responsabile” che non deve distogliere dall’obiettivo
(Rinnovabili.it) – Dopo l’annuncio delle Nazioni Unite e del Regno Unito riguardante il rinvio della COP26 di Glasgow, la Commissione Europea ha sottolineato che non farò alcun passo indietro rispetto al suo “forte impegno” per un’agenda globale sul clima. Secondo Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile del Green Deal, “dobbiamo riconoscere che l’attività diplomatica globale è attualmente rallentata dalla crisi del coronavirus, e comprendere che questa decisione viene presa per evitare che la COP26 non riesca a soddisfare le aspettative a causa di una partecipazione insufficiente“.
Tuttavia, il commissario olandese, che mira a indirizzare il blocco verso le zero emissioni entro il 2050, ha anche colto l’occasione per riaffermare l’impegno della Commissione nei confronti dell’agenda globale sul clima. Non a caso, l’esecutivo ha già iniziato a mettere insieme un’analisi costi-benefici per aumentare le ambizioni dell’UE per il 2030 e ridurre le emissioni del 50-55% rispetto ai livelli del 1990.
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Quest’ultimo piano, secondo le parole di Timmermans, “è sulla buona strada” e lo studio dettagliato sull’impatto sarà presentato a settembre come previsto. “Lo stesso vale per il lavoro necessario al fine di presentare i contributi determinati a livello nazionale (NDC) all’UNFCCC [la Convenzione quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici], in linea con l’impegno europeo ai sensi dell’accordo di Parigi”, ha aggiunto.
Anche think tank indipendente sul clima E3G (Third generation environmentalism) ha reagito in modo simile, affermando che il rinvio della COP26 è stata “una decisione responsabile” da prendere per motivi di sicurezza. Ma, come riporta Euroactive, l’amministratore delegato dell’E3G, Nick Mabey, ha anche invitato i governi del mondo a non distogliere lo sguardo dall’emergenza climatica.
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“Mentre dobbiamo affrontare con urgenza la crisi sanitaria e i suoi effetti di increspatura sociale ed economica, non possiamo dimenticare che il tempo sta ancora ticchettando nella corsa per fermare il cambiamento climatico. La costruzione della cooperazione per il clima attraverso una COP26 riprogrammata farà parte del nuovo sforzo globale necessario per limitare molteplici future crisi globali “, ha sottolineato.
Anche per Nigel Topping, referente del Regno Unito per la COP26, il rinvio della COP26 è “la decisione giusta”. Secondo Topping, inoltre, il rinvio del vertice “significa avere più tempo per poter costruire un’economia più inclusiva e resiliente, che affronti i cambiamenti climatici e la disgregazione ambientale, proteggendo allo stesso tempo la salute umana e affrontando le disparità sociali“.