Il sistema europeo di monitoraggio satellitare rileva di nuovo un primato assoluto di riscaldamento globale nei mesi estivi. Il record precedente risaliva appena al 2021
I dati di Copernicus: caldo record in Europa con +1,4°C sulla media 1991-2020 tra giugno e agosto
(Rinnovabili.it) – L’estate delle ondate di calore precoci, delle decine e decine di primati di temperatura infranti dal Portogallo alla Francia al Regno Unito, delle montagne che si frantumano per lo scioglimento dei ghiacciai, è stata la più bollente di sempre. È caldo record in Europa: tra giugno e agosto la temperatura media ha superato di un margine sostanziale – +0,4°C – il valore dell’estate del 2021. Segnando così +1,4 gradi rispetto alla media 1991-2020.
“Le temperature europee sono state superiori alla media in particolar modo nella parte orientale del continente in agosto, ma erano ancora ben al di sopra della media nel sud-ovest, dove erano già state elevate anche nel corso di giugno e luglio”, sottolinea il sistema europeo di monitoraggio satellitare. Anche i valori registrati per il solo mese di agosto, infatti, hanno infranto il record di caldo precedente che risaliva al 2018. E di quasi un grado: +0,8°C. L’Italia è una parziale eccezione. I dati dell’Isac-Cnr per agosto, diramati ieri, dicono che l’anomalia termica complessiva, per le temperature medie, si è fermata a +1,03 gradi sulla media degli ultimi 30 anni.
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I dati di Copernicus mostrano un’immagine più sfumata per le precipitazioni in Europa. L’estate 2022 ha visto condizioni calde e secche in gran parte del settore occidentale dell’Europa, con l’Italia che ha visto una siccità storica soprattutto al Nord e il Po che ha raggiunto il minimo storico di portata a 100 m3 al secondo a fine luglio. In gran parte della Scandinavia, nelle regioni dell’Europa centrale e sudorientale, in Grecia e nella Turchia occidentale, invece, le condizioni sono state prevalentemente più umide della media.
“Un’intensa serie di ondate di calore in tutta Europa, combinate con condizioni di insolita siccità, hanno portato ad un’estate estrema che ha battuto tutti i record in termini di temperatura, siccità e attività degli incendi in un alto numero di regioni europee, con svariate ripercussioni sulla società e sulla natura”, commenta Freja Vamborg di Copernicus.
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