Prima di superare le due soglie dell’Accordo di Parigi ci restano ancora, rispettivamente, 812 GtCO2eq e 1048 GtCO2eq. Il 10% in più di quanto stimano gli studi più accreditati finora. Ma ai ritmi attuali bruceremo questo budget di carbonio in circa 10 anni
L’università di Exeter presenta un nuovo metodo per calcolare il budget di carbonio
(Rinnovabili.it) – Un nuovo metodo per calcolare quante emissioni di gas serra ci possiamo ancora permettere pima di sforare stabilmente gli obiettivi di Parigi ci regala qualche anno in più. Il budget di carbonio mondiale potrebbe essere il 10% più grande di quanto stimato finora. Ma in ogni caso, ai ritmi emissivi attuali, lo sperpereremo in fretta.
Anche se non esiste un unico metodo consolidato per calcolare il budget di carbonio globale, l’assunto di base è identico per tutti: i livelli di gas serra sono un ottimo indicatore del riscaldamento globale attuale e futuro. Ma come calibrare esattamente questa relazione fa la differenza.
Le stime precedenti sul budget di carbonio globale
Secondo l’ultimo rapporto IPCC pubblicato nel 2021, per avere una ragionevole probabilità del 66% di rispettare l’obiettivo più ambizioso dell’accordo di Parigi, possiamo emettere ancora 360 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (GtCO2eq). Ai ritmi attuali, sosteneva l’IPCC, le avremmo esaurite nel 2030. Se scegliamo una probabilità più rischiosa, appena del 50%, il totale sale a 500 GtCO2eq.
Ma uno studio del 2023 ha aggiornato i dati e ha calcolato che in 3 anni la Terra ha già consumato metà di quel budget di carbonio, anticipando lo sforamento al 2028. E sottolineava che il numero è soggetto a incertezza elevata, soprattutto perché non sappiamo precisamente come reagirà il sistema climatico con la diminuzione degli aerosol, che finora hanno avuto un effetto raffrescante sul Pianeta. È proprio alla minor concentrazione di aerosol che oggi viene legato l’aumento eccezionale delle temperature degli oceani globali, che nei giorni scorsi hanno di nuovo segnato il record assoluto con 21,2°C.
Un budget più ampio del 10%
Secondo il modello elaborato dall’università di Exeter, in Gran Bretagna, il riscaldamento globale storico e le emissioni di carbonio stimate fino ad oggi sono un ottimo indicatore della quantità di emissioni di carbonio rimaste prima di superare gli obiettivi climatici di Parigi. I ricercatori hanno considerato le simulazioni storiche di tutti i modelli predittivi disponibili e le proiezioni future per una serie di scenari, combinandole con le stime osservate del riscaldamento globale e delle emissioni di CO2 di origine antropica fino ai giorni nostri.
Il risultato è che il budget di carbonio per 1,5 gradi è di 812 GtCO2eq (con un intervallo di 691-933 GtCO2eq, mentre quello per i 2 gradi è di 1048 GtCO2eq (e una forchetta compresa tra 881 e 1216 GtCO2eq). Entrambi sono circa il 10% più ampi dei valori medi che si ricavano dall’insieme dei modelli predittivi. “La linearità tra emissioni cumulative e riscaldamento globale risulta essere mantenuta almeno fino a 4°C”, sottolineano gli autori. Ma anche con quest’espansione, ci restano più o meno solo 10 anni prima di aver davvero sforato 1,5 gradi.