La violenza e la rapidità dell’alluvione sono un effetto del cambiamento climatico, spiegano gli scienziati. Il direttore di Copernicus, il servizio UE sul climate change: “Ci aspettiamo che tutti gli estremi idro-meteorologici diventino più estremi. Quello che abbiamo visto in Germania è sostanzialmente coerente con questa tendenza”
L’alluvione in Germania ha causato almeno 81 morti, oltre 1.300 i dispersi
(Rinnovabili.it) – Sono almeno 93 i morti a causa dell’alluvione in Germania che ha travolto diverse città tedesche da ieri. Numeri che potrebbero salire visto che quello dei dispersi è altissimo: oltre 1.300 persone. Il maltempo ha flagellato anche Olanda e Belgio (qui i morti sarebbero 12), anche se in misura minore. Le regioni tedesche più colpite sono la Renania-Palatinato e il Nord Reno – Westfalia, dove la pioggia continua a cadere e rende più difficili i soccorsi. Quello che si sta consumando in queste ore è uno dei disastri climatici più gravi nella storia del paese.
Il ruolo del cambiamento climatico
Un evento climatico estremo che ha sorpreso per intensità anche gli addetti ai lavori. “In alcune aree non abbiamo visto così tante precipitazioni in 100 anni”, ha detto alla CNN Andreas Friedrich, un portavoce del servizio meteorologico tedesco. “In alcune aree abbiamo visto più del doppio della quantità di pioggia, che ha causato inondazioni, e purtroppo alcune strutture edilizie sono crollate”. La violenza dell’alluvione in Germania è collegata al cambiamento climatico. Parti della Renania-Palatinato e del Nord Reno-Westfalia sono state inondate con 148 litri di pioggia per mq in appena 48 ore. Un vero diluvio per una regione della Germania che di solito riceve circa 80 litri di precipitazioni in tutto il mese di luglio.
“Con il cambiamento climatico ci aspettiamo che tutti gli estremi idro-meteorologici diventino più estremi. Quello che abbiamo visto in Germania è sostanzialmente coerente con questa tendenza”, spiega Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service dell’UE.
Sono le proporzioni dell’evento a stupire gli scienziati del clima. L’alluvione che sta interessando il sud-ovest della Germania colpisce un’area molto più estesa rispetto ai precedenti episodi di forte maltempo. Tutto sta succedendo più velocemente, dall’aumento del livello delle acque nelle dighe (almeno due sarebbero instabili e monitorate da vicino dalle autorità) alla rapidità con cui sono esondati molti corsi d’acqua. “Sono sorpreso di quanto sia superiore al record precedente”, dice al Guardian Dieter Gerten, professore di climatologia e idrologia presso il prestigioso Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico. “Sembra che non siamo solo al di sopra della norma, ma anche in domini che non ci aspettavamo in termini di estensione spaziale e velocità di sviluppo”.
Emergenza alluvione in Germania, la situazione
L’area più flagellata è quella di Ahrweiler, una ventina di km a sud di Bonn dove scorre il Reno. È qui che si concentra il grosso dei dispersi. Le autorità sperano che sia soprattutto a causa della sospensione delle linee telefoniche, che insieme allo stop alla fornitura di energia elettrica sta interessando almeno 165mila abitanti.
A Erfstadt, vicino a Colonia, le esondazioni hanno fatto crollare delle abitazioni. Crolli anche nella cittadina di Schuld, che sarebbe stata quasi interamente distrutta. In molti casi i danni agli edifici sono stati causati dall’impatto con tronchi o altri oggetti trasportati dalla corrente. In molte aree coinvolte le abitazioni sono di vecchi mattoni e legno. Il governatore dello stato della Renania-Palatinato, Malu Dreyer, ha dichiarato giovedì al parlamento regionale che “Non abbiamo mai visto un simile disastro. È davvero devastante”.
In Belgio è la provincia di Liegi la più colpita. Due i morti, che si sommano ad altri 4 registrati a Verviers. Da martedì le autorità hanno evacuato alcune delle zone ritenute più a rischio. Operazione resa più complessa dalla presenza nell’area di circa 120 campi scout, da evacuare anch’essi. In Olanda l’area interessata è quella vicino al confine con Belgio e Germania, soprattutto a Valkenburg.
Sotto osservazione anche Svizzera e Francia. Nel paese elvetico si teme l’esondazione dei laghi di Zurigo, Lucerna e Ginevra, oltre ad altri minori, mentre il maltempo ha già causato delle slavine e il terreno è ormai saturo d’acqua. Venti a oltre 100 km orari rischiano di causare crolli di alberi. In Francia 11 dipartimenti del nord-est sono sotto piogge torrenziali e sono a rischio alluvione da giovedì. Il servizio meteorologico nazionale avverte che su queste aree potrebbero cadere fino a 90 mm di pioggia in poche ore, l’equivalente di 3-4 settimane di pioggia. Da martedì sono già caduti fino a 70 mm di pioggia in molte aree del nord-est.