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Giornata mondiale delle api 2023, proteggiamo gli impollinatori

La Giornata mondiale delle api 2023 vuole sensibilizzare le persone sul ruolo vitale delle api e degli altri impollinatori per l’agricoltura e per gli ecosistemi globali. La sicurezza alimentare dipende anche da loro, contribuiscono al 35% della produzione agricola totale mondiale. Ma conosciamo davvero le api?

Giornata mondiale delle api 2023
Foto di Michael Reichelt da Pixabay

Il 20 maggio è la giornata mondiale delle api 2023

(Rinnovabili.it) – Api e impollinatori svolgono un ruolo vitale per l’agricoltura e per gli ecosistemi globali. La Giornata mondiale delle api 2023 ci ricorda che le api e gli altri impollinatori sono indispensabili alla nostra sopravvivenza: dobbiamo fare il possibile per proteggerli combattendo il degrado ambientale e aumentando nelle persone la consapevolezza del loro ruolo a difesa della biodiversità.

Giornata mondiale delle api 2023, occasione di sensibilizzazione

La salute degli ecosistemi e la sicurezza alimentare dipendono dalla salute delle api, eppure non ce ne preoccupiamo. La produzione intensiva di monocolture, la perdita di habitat e l’uso improprio di pesticidi rappresentano gravi minacce per gli impollinatori perché riducono il loro accesso al cibo; inoltre, l’esposizione a sostanze chimiche nocive indebolisce il loro sistema immunitario.

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La Giornata mondiale delle api 2023 vuole sensibilizzare sull’adozione di pratiche agricole rispettose dell’ambiente e degli impollinatori, affinché i nostri sistemi agroalimentari siano resilienti, sostenibili ed efficienti.

Le attività della Giornata sono rivolte a un pubblico molto variegato: oltre agli operatori del settore, governi, responsabili politici, settore privato, organizzazioni non governative, società civile, ricerca e università, donatori e pubblico in generale.

Conosciamo davvero le api?

In fondo sappiamo poco delle api, a parte il fatto che fanno il miele, ronzano e magari disturbano i picnic. Si adattano facilmente all’ambiente, tanto che sulla Terra vivono più di 20mila specie diverse di api. Ma oltre a preservare la vita del Pianeta ci forniscono anche molte medicine naturali.

Il miele è un dolcificante naturale con cui le api si nutrono nel periodo più freddo, ma sapevate che si può usare anche per medicare le ferite e accelerare il processo di guarigione della pelle?

Il polline è il nutrimento proteico delle larve di api e delle regine adulte; ha proprietà antiossidanti e immunoregolatrice e gli atleti lo prendono come integratore alimentare per migliorare le prestazioni sportive.

Le api producono la propoli da resina d’albero e mescolata con cera, miele ed enzimi; ha proprietà antimicrobiche e antisettiche, è usata come collutorio e per sigillare le piante dopo la potatura.

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Con il veleno le api operaie difendono se stesse e l’alveare dai predatori; ha proprietà antiartritiche e antistaminiche ed è usato per formulare vaccini contro le allergie al veleno da imenotteri. L’atto di pungere, attuato per difesa, provoca la morte dell’ape.

La pappa reale nutre le larve delle api ed è molto nutriente. È un tonico generale per la salute, combatte gli effetti dell’invecchiamento e rafforza il sistema immunitario.

La cera è una sostanza grassa e impermeabile con cui le api costruiscono il favo e sigillano le celle. In cosmetica è usata nei prodotti per la cura della pelle, nella falegnameria è una sostanza che protegge il legno ed è usata per fabbricare le candele.

Gli impollinatori contribuiscono al 35% della produzione agricola mondiale

Vediamo più in dettaglio perché api e impollinatori sono così importanti. La maggior parte degli impollinatori è selvatica; api, uccelli e pipistrelli contribuiscono al 35% della produzione agricola totale mondiale, impollinando 87 delle 115 principali colture alimentari a livello mondiale; da loro dipende quasi il 75% delle colture mondiali che producono frutti o semi per uso umano. Inoltre, questi animali sono uno dei pilastri per la transizione verso l’agricoltura sostenibile.

L’impollinazione ha un impatto positivo sull’ambiente perché contribuisce a mantenere la biodiversità: api e impollinatori svolgono un importante servizio ecosistemico chiamato outcrossing, ovvero un incrocio naturale dei geni tra piante coltivate e selvatiche che rende le piante più resistenti.