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Biodiversità: 190 Paesi adottano la Dichiarazione di Cancun

La COP 13 della Convenzione sulla diversità biologica scrive l’impegno per intensificare gli sforzi di protezione del patrimonio di specie animali e vegetali

Biodiversità: 190 Paesi adottano la Dichiarazione di Cancun

 

(Rinnovabili.it) – Al pari dei cambiamento climatici, anche la biodiversità ha la sua COP. La 13esima si sta svolgendo in questi giorni in Messico e riunisce le oltre 190 Parti che hanno firmato la Convenzione sulla diversità biologica (CBD) delle Nazioni Unite. Ma al contrario dei vertici climatici, le COP sulla biodiversità procedono ad un ritmo spedito, come mostra l’impegno preso dai negoziatori lo scorso 3 dicembre. I paesi hanno adottato la Dichiarazione di Cancun, dal nome della città messicana dove si tiene la 13a riunione della Convenzione.

 

“Per la prima volta, grazie agli sforzi di tutte le parti, stiamo davvero parlando in maniera significativa del reale valore della biodiversità per il turismo, all’agricoltura, alla silvicoltura, alla pesca – per la linfa vitale delle nostre economie”, ha commentato Erik Solheim, il nuovo direttore esecutivo del programma Ambiente delle Nazioni Unite.

 

La Dichiarazione rappresenta il riconoscimento a livello globale del necessario coinvolgimento dei settori governativi ed economici nella tutela delle popolazioni di specie animali e vegetali. “La vita sul pianeta Terra e il nostro futuro comune sono in gioco”, si legge nel testo. “È urgente intraprendere azioni forti in modo responsabile per garantire la sopravvivenza di ricchezza biologica e di ecosistemi sani che siano in grado di supportare lo sviluppo e il benessere umano”.

 

I governi partecipanti si sono impegnati a intensificare gli sforzi per integrare la biodiversità nelle loro politiche ambientali verso i settori delle foreste, pesca, turismo e agricoltura e delle azioni strategiche da implementare. Queste azioni includono l’impegno della Francia e altre nazioni a proteggere barriere coralline ed ecosistemi marini riducendo l’inquinamento legato a microplastiche e creme solari e finanziando nel contempo progetti di recupero e tutela. I Paesi Bassi e in altri 11 Stati membri dell’Unione Europea hanno annunciato la creazione di una “coalizione dei volenterosi” per proteggere gli impollinatori, mentre la Germania ha promesso di aumentare il finanziamento per i progetti di mitigazione e di adattamento attraverso la sua iniziativa internazionale sul clima a 500 milioni di euro l’anno.