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BEWATER mappa la siccità dei bacini europei

Il progetto europeo BEWATER sta mappando le condizioni dei bacini idrici per valutarne le condizioni e studiare interventi di ripristino ad hoc.

progetto BEWATER(Rinnovabili.it) – Il riscaldamento globale sta modificando progressivamente lo stile di vita del pianeta e, anche se non ce ne accorgiamo direttamente, quotidianamente l’innalzamento della temperatura influenza le nostre attività.

Tra gli effetti ritenuti più devastanti compaiono le modifiche che il global warming sta velocemente apportando ai cicli dell’acqua. Dalle piogge torrenziali che portano lo straripamento dei fiumi fino alle siccità durante la stagione calda l’europa sta vivendo un periodo climaticamente “disordinato”. Periodi senza piogge e alluvioni stanno colpendo il nostro continente da nord a sud mettendo a rischio la sopravvivenza di numerose famiglie e di interi paesi e devastando gli equilibri di interi bacini fluviali. Sulla protezione ambientale la scienza è in alcuni settori ancora in ritardo ma l’europa per salvaguardare gli ecosistemi e i bacini idrografici sta mettendo in piedi il progetto BEWATER. Finanziata dall’Ue l’iniziativa sta esaminando la diffusione e le caratteristiche della siccità nei bacini idrografici europei grazie al sostegno e all’impegno dei 12 partner aderenti al progetto tra cui spiccano ONG, imprese e istituzioni europee  che vogliono individuare le potenzialità e le possibilità di gestione sostenibile dell’acqua e dei adattamento nelle regioni più vulnerabili del Mediterraneo.

Gli studi sono in fase di svolgimento in Catalogna, Cipro, Slovenia e Tunisia per rafforzare la resilienza territoriale agli effetti del cambiamento globale mentre la conclusione del progetto è prevista per marzo 2017.

“Siamo in procinto di avviare la prima fase dei processi partecipativi in ognuno dei Case Study River Basins, nei quali puntiamo a coinvolgere la società nella discussione sugli usi idrici attuali e sulle problematiche correlate, con particolare attenzione sugli impatti dei cambiamenti climatici previsti secondo la scala del bacino idrografico” ha dichiarato il coordinatore del progetto Anabel Sanchez dal Centro per la ricerca ecologica e applicazioni forestali (CREAF ) in Spagna.

Le proiezioni attuali per la regione euro-mediterranea prevedono un aumento della carenza idrica e della siccità, con perdite socioeconomiche notevoli e danni ambientali. Per questo il consorzio ha voluto sottolineare che la combinazione di una maggiore consapevolezza, di processi di apprendimento reciproco e della responsabilità condivisa della società civile e le parti interessate sono essenziali per garantire strategie di adattamento di successo e la loro futura attuazione.