L’estensione dei ghiacci dell'Artico, che raggiunge il suo massimo in marzo, al termine dell’inverno, ha segnato il suo minimo storico. Un record infranto per il terzo anno di fila
(Rinnovabili.it) – L’estensione dei ghiacci dell’Artico, che raggiunge il suo massimo in marzo, al termine dell’inverno, ha segnato il suo minimo storico. Un record infranto per il terzo anno di fila: i precedenti risalivano infatti al 2015 e al 2016. Mai, in 38 anni di osservazioni via satellite, il Polo Nord è stato così libero dai ghiacci nel momento della sua massima estensione stagionale.
I dati preliminari diffusi alcuni giorni fa sono stati confermati oggi dal National Snow and Ice Data Center (NSIDC). L’Artico ha raggiunto il suo picco il 7 marzo scorso, quando la coltre ghiacciata copriva 14,42 milioni di kmq. Rispetto all’anno precedente mancano quasi 100mila kmq. Parallelamente, anche l’università tedesca di Brema ha diramato le sue stime: ricalcano quelle dell’NSIDC e parlano di un Polo Nord esteso per 14,49 milioni di kmq, appena al di sotto del minimo storico.
Anche dalla parte opposta del globo arrivano record negativi. L’Antartide ha toccato il suo minimo storico il 3 marzo, quando il ghiaccio sull’oceano era di appena 2,1 milioni di kmq. Va comunque segnalato che il Polo Sud ha una variabilità molto elevata nei suoi cicli. Ma il trend attuale ha destato molte preoccupazioni tra gli scienziati del clima. Il timore è che il doppio pessimo risultato influisca in modo imprevedibile sul clima globale nel 2017.