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Europa: come il cambiamento climatico incide sulle alluvioni fluviali

Uno studio internazionale  ha dimostrato per la prima volta su scala europea che il cambiamento climatico modifica sensibilmente le portate di piena con effetti differenti a seconda della zona

alluvioni fluvali

 

Sotto la spinta del climate change le alluvioni fluviali modificano la loro entità

(Rinnovabili.it) – Le alluvioni fluviali stanno cambiando profondamente portando con sé implicazioni durature sul fronte della progettazione di misure di protezione delle inondazioni e della suddivisione in zone del rischio. Il motivo? Il riscaldamento globale. A mostrarlo è uno studio internazionale coordinato da Günter Blöschl della Vienna University of Technology (Austria) e a cui ha preso parte anche l’Italia grazie al lavoro dagli scienziati del Politecnico di Torino (Alberto Viglione, Daniele Ganora e Pierluigi Claps), dell’Università di Messina (Giuseppe T. Aronica), dell’Università di Padova (Marco Borga), dell’Università di Bologna (Attilio Castellarin ed Alberto Montanari), dell’Università di Napoli Federico II (Giovanni B. Chirico) e dell’Università di Roma Tre (Elena Volpi).

Il lavoro ha permesso, per la prima volta, di identificare gli effetti del clima in cambiamento sugli eventi alluvionali in Europa.

 

Come spiega lo stesso Blöschl, fino ad ieri i dati osservati non erano sufficienti per accertar l’effetto su larga scala del climate change sulle portate di piena dei corsi d’acqua. “Ma grazie a questo nuovo studio – ha sottolineato lo scienziato – possiamo ora affermare con fiducia che l’impatto dei cambiamenti climatici è chiaramente visibile”.

 

Ovviamente non tutte le regioni subiscono gli stessi effetti. La ricerca mostra che gli eventi alluvionali stanno diventando sempre più intensi nell’Europa nord-occidentale, mentre l’entità sta pressoché diminuendo nell’Europa meridionale e orientale. Queste variazioni nelle portate di piena possono anche essere notevolmente consistenti: si passa infatti da una riduzione prevista del 23% ad un aumento dell’11% per decennio (rispetto alle medie di lungo termine). “Se queste tendenze dovessero perdurare nel futuro – spiegano gli scienziati in una nota stampa –  si potrebbero attendere effetti importanti sul rischio d’alluvione in molte regioni d’Europa”.

 

In Italia la situazione è ulteriormente complessa. Lo studio mostra una riduzione delle alluvioni di dimensione medio-grande (in linea con il modello generale), ma restano da valutare nel dettaglio fiumi e torrenti di dimensioni ridotte e i tratti urbani dei corsi d’acqua, che negli ultimi anni si sono rivelati particolarmente sensibili e piogge intense di breve durata, provocando anche conseguenze drammatiche.

Lo studio è stato pubblicato su Nature (testo in inglese)

 

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