La politica ambientale sui generis di Trump continua a regalare sorprese. Di martedì la proposta di abolire le disposizioni dell'era Clinton contro il disboscamento dell'Alaska per dare impulso all'industria americana.
Il Dipartimento dell’Agricoltura degli USA richiede l’abolizione delle normative Roadless per l’Alaska
(Rinnovabili.it) – Abolire le restrizioni sul disboscamento in Alaska. Questa è la proposta arrivata ieri dall’amministrazione Trump, che ritiene vetuste le disposizioni dell’era Clinton sulle norme Roadless che vietano la costruzione di strade e le azioni di deforestazione in alcune aree forestali della nazione.
In vigore attualmente sul 55% delle foreste USA, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha raccomandato di non applicare la norma sulla Foresta Nazionale Tongass, sud-est dell’Alaska, che con i suoi 16,7 milioni di acri è la più grande degli Stati Uniti. Ma non solo: il Tongass è anche la più grande foresta pluviale temperata intatta del mondo.
>>Leggi anche La BP e le pressioni su Trump per le trivellazioni in Alaska<<
La proposta dell’USDA fa parte del più ampio sforzo del presidente Donald Trump di abolire le norme e le restrizioni ambientali per dare impulso all’industria nordamericana e, se adottata, segnerà una vittoria anche per i funzionari dello Stato dell’Alaska, che avevano già presentato una petizione per l’abolizione della norma Roadless. Il governatore Mike Dunleavy e la senatrice Lisa Murkowski hanno dichiarato a Reuters che la normativa, risalente al 2001, è costata posti di lavoro in Alaska, limitando le opportunità di sviluppo di settori come il legname, l’industria mineraria, il turismo e l’energia.
La delegazione congressuale dell’Alaska ha dichiarato che la ripresa delle attività di disboscamento e raccolta di legname sono “la chiave per garantire l’Alaska agli alaskani”.
>>Leggi anche Donald Trump paladino dell’ambiente secondo Donald Trump<<
I gruppi ambientalisti si sono ovviamente opposti, affermando che gli alberi di Tongass sono essenziali per assorbire le emissioni di gas serra e garantire la biodiversità della fauna selvatica, tra cui salmone, orso, lupi e cervi. “I funzionari dell’Alaska stanno svendendo i loro elettori e derubando le generazioni future”, ha dichiarato a Reuters Randi Spivak, direttore dell’unità per le terre pubbliche presso il Center for Biological Diversity.