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AEA: ecco cosa sappiamo dell’inquinamento atmosferico

Tempo di consuntivi per l’Agenzia Europea dell’Ambiente che riporta i dati più importanti ottenuti quest’anno sulla qualità dell’aria comunitaria

AEA: ecco cosa sappiamo dell'inquinamento atmosferico (foto © Stephen Connell)

 

(Rinnovabili.it) – Nel 2013 la qualità dell’aria è stata il tema centrale dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA); attraverso una serie di indagini e rapporti, l’Agenzia ha fatto il punto della situazione per l’atmosfera comunitaria, valutando emissioni di gas serra e inquinanti, impatti sull’ecosistema e danni sulla salute umana. I documenti pubblicati, che costituiscono la base scientifica sulla quale l’UE orienterà la revisione della politica comunitari sull’aria, mostrano come l’inquinamento atmosferico e i danni correlati siano più gravi di quanto finora ipotizzato. In vista della fine dell’anno l’Agenzia ha voluto pertanto riassumere tutti i risultati ottenuti dalle nuove valutazioni, ricordando che oggi più di nove abitanti su dieci nelle città europee sono esposti a inquinanti atmosferici sopra ai limiti imposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (rapporto qualità dell’aria). Ciò è in parte dovuto al fatto che la legislazione in materia risulta ancora non completamente attuata a livello dei Ventotto.

 

Nel complesso l’Agenzia ha stimato che l’inquinamento atmosferico causi 100 milioni di giorni di assenza per malattia e 350mila morti premature in Europa a cui sono peraltro associati anche elevati costi economici. In tal senso l’AEA ha scoperto che il costo dell’inquinamento dovuto ad automezzi pesanti – responsabili del 40-50% delle emissioni di ossido di azoto (NOx) – è fino a 16 volte maggiore in alcuni paesi europei rispetto ad altri. L’ultimo rapporto dell’Agenzia in materia di inquinanti riferisce inoltre che, nel 2011, diversi Stati membri dell’UE hanno violato i limiti di legge per l’inquinamento atmosferico, soprattutto per gli ossidi di azoto. Dall’altro lato della medaglia però,  le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti sono diminuite leggermente (meno 0,6%) tra il 2010 e il 2011 e le nuove automobili sono diventati più efficienti in linea con la legislazione europea, al punto da rendere ormai evidente che molte case automobilistiche centreranno l’obiettivo UE prima del tempo.