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È ufficiale: il 2015 è stato l’anno più caldo di sempre

La temperatura media globale è più alta di quasi un grado centigrado rispetto alla media. Ma il record dell’anno più caldo verrà infranto già nel 2016

È ufficiale il 2015 è stato l'anno più caldo di sempre

 

(Rinnovabili.it) – Lo avevamo annunciato qualche mese fa, ma adesso è ufficiale. Il 2015 è stato l’anno più caldo di sempre. I dati definitivi sono stati resi pubblici dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) insieme al Goddard Institute for Space Studies (GISS). I due centri di ricerca della NASA hanno confermato che l’anno appena trascorso ha polverizzato tutti i record di temperatura media della superficie terrestre dal 1880.

Nel 2015, secondo le cifre, abbiamo avuto un aumento di 0,75 °C rispetto alla media del periodo 1961-1990, ben più acuto del +0,57 °C del 2014. Eppure, a sua volta, anche quello è stato un anno record. Il Met Office britannico, terzo grande istituto a pronunciarsi ieri, prevede che il 2016 stabilirà un nuovo primato.

Ondate di caldo hanno investito Cina, Russia, Australia, Medio Oriente e parte del Sud America negli ultimi due anni, mentre il cambiamento climatico ha contribuito ad accentuare le precipitazioni nel Nord Europa, causando inondazioni devastanti nel Regno Unito sotto Natale.

 

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Per evitare impatti ancora peggiori e diffusi sulle popolazioni a rischio, l’accordo sul clima – raggiunto lo scorso dicembre alla COP 21 di Parigi – impegna 196 nazioni del mondo a limitare il riscaldamento globale a 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali. Meglio ancora, suggerisce il testo, se i Paesi aderenti riescono a fermarsi a 1,5 °C. Tuttavia, i dati del Met Office mostrano che nel 2015 abbiamo già superato la soglia di 1 °C. Tutto ciò rende molto complicato rispettare le promesse, dal momento che il patto climatico non prevede nemmeno una data certa per l’abbandono dei combustibili fossili.

A giocare contro, inoltre, vi è un ulteriore fattore: la violenza eccezionale del fenomeno climatico noto con il nome di El Niño sta raggiungendo il picco in questi giorni, gettando nella carestia per siccità l’Africa meridionale e il Sud Est asiatico.

«La nuova normalità è l’instabilità – ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – Mai come in questi ultimi anni  gli eventi climatici estremi sono stati ‘rafforzati’ dal riscaldamento globale, che ha modificato l’intera dinamica energetica dell’atmosfera. Le devastanti conseguenze stanno già impattando sia sulle comunità umane che sulle popolazioni di animali e gli ecosistemi dall’Artico all’Amazzonia».