Ogni anno finiscono nella spazzatura ben 480 euro della propria spesa. L'educazione delle famiglie è il primo passo per ridurre lo spreco alimentare.
(Rinnovabili.it) – Secondo l’Adoc ogni anno le famiglie italiane gettano in media nella spazzatura ben 480 euro della propria spesa, con uno spreco alimentare che coinvolge soprattutto i prodotti freschi (36%) e il pane (18%).
In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, l’Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori ha pensato di intervenire concretamente su questo problema, realizzando un vademecum di 10 consigli per ridurre lo spreco alimentare attraverso l’informazione delle famiglie.
“In questo momento di crisi è assurdo pensare che il 7% di quanto si spende per la spesa alimentare vada sprecato, è necessario investire sull’educazione alimentare – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – a fine anno il conto di quanto si è sprecato ammonta a poco meno di 480 euro, quasi l’equivalente di un mese di spesa, considerando che una famiglia composta da due adulti e un bambino spende in media 570 euro al mese per il proprio fabbisogno alimentare”.
A pagarne il conto sono per il 36% i prodotti freschi, come latte, uova e carne, seguiti dal pane (18%) frutta e verdura (16%). Come sottolineato dall’Adoc, la principale motivazione di questo spreco alimentare ed economico è da imputare all’eccesso di acquisto generico o per offerte alimentari.
“Va però detto che la percentuale di sprechi è andata diminuendo nel tempo- continua Lamberto Santini – basti pensare che 5 anni fa veniva gettato nel cassonetto il 13% circa della spesa. Segni di un’Italia che cambia, di consumatori e famiglie che “investono” maggiormente sulla qualità dei prodotti, che cercano nuove e più vantaggiose forme di risparmio e che non guardano più solo al prezzo ma anche alla “storia” dietro il prodotto, privilegiando aspetti quali la sostenibilità del prodotto o dell’azienda produttrice”.
VADEMECUM CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
1. Comprare solo l’essenziale, preferendo la qualità alla quantità, meglio una tavola meno imbandita ma più saporita.
2. Se hai avanzi nel frigo, cerca di riutilizzarli nella preparazione di altri piatti.
3. Utilizza al meglio il congelatore, se ne possiedi uno: surgela i tuoi avanzi di cibo, potranno essere utilizzati come porzioni monoposto.
4. Prova ad acquistare meno e più spesso ciò di cui hai bisogno.
5. Gli avanzi, se in buone condizioni, possono essere donati alle Associazioni di assistenza per i più bisognosi.
6. Al momento dell’acquisto evitare le offerte promozionali illusorie come i 3×2, in questo modo si acquista e si spende più del necessario.
7. Riporre le verdure nella parte bassa del frigo per evitare che ammuffiscano. Per la frutta il metodo migliore di conservazione è a temperatura ambiente. Mantenere separata la frutta e verdura che si intende consumare a breve da quella che si intende conservare più a lungo.
8. Il pesce si può conservare in frigorifero, se fresco, per un paio di giorni al massimo, oppure può essere anche congelato. Deve essere sistemato in posizione intermedia nel frigo, opportunamente avvolto in pellicola trasparente o in contenitori chiusi. I molluschi devono essere riposti in un piano intermedio, in contenitori che ne garantiscano l’isolamento dagli altri cibi per evitare eventuali scambi di batteri
9. Ridurre o moderare le porzioni da servire.
10. Mangiare lentamente permette una migliore digestione e rende possibile gustare più portate