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10 Paesi in cui la deforestazione è fuori controllo

Gli alberi sono essenziali per numerose specie animali, per l’uomo e per la terra. Ma in queste nazioni la deforestazione le sta cancellando

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Credit: Pxhere- (CC0 1.0)

 

(Rinnovabili.it) – Crescita della popolazione, sviluppo industriale nei Paesi emergenti, produzione in aumento. Sono i principali motivi che spingono la deforestazione a tassi preoccupanti. La terra ha bisogno degli alberi per restare fertile, prevenire l’erosione e gli smottamenti, assorbire l’acqua e mitigare o evitare le inondazioni. Ne hanno bisogno gli animali per sopravvivere e proliferare. Infine, non può prescinderne neanche l’uomo, in quanto le foreste rappresentano un naturale “aspiratore” di anidride carbonica, che stiamo spargendo nell’atmosfera in quantità sempre crescenti. In cambio, regalano ossigeno e un’aria più pulita. Nei Paesi con un minor numero di alberi, l’inquinamento atmosferico è superiore. Mentre alcuni Stati hanno adottato politiche per la conservazione delle foreste, ve ne sono 10 che negli ultimi anni hanno aumentato esponenzialmente il tasso di disboscamento.

 

 

 

10. Laos – Tasso di deforestazione: 5.3%

Il Paese ha una grande varietà arborea, ed è per questo che viene ampiamente sfruttato dalle imprese. Il legno viene anche impiegato per usi medicinali e per altri prodotti di consumo: è dal 1980 che la deforestazione in Laos prosegue con tassi preoccupanti.

 

9. Portogallo – Tasso di deforestazione: 5.6%

Molti ricercatori hanno utilizzato il caso del Portogallo per evidenziare gli effetti negativi della deforestazione. Se il Paese prosegue su questi trend, nei prossimi anni sperimenterà gli effetti del cambiamento climatico e potrebbe trovarsi a fronteggiare siccità e carestie.

 

8. Svezia – Tasso di deforestazione: 6.2%

I problemi di salute nelle foreste europee sono evidenziati anche dal caso svedese. Nell’arco di questo decennio, il Paese ha mostrato una diminuzione significativa del manto forestale.

 

 

7. Finlandia – Tasso di deforestazione: 6.4%

Si trovano qui alcune tra le più belle attrazioni naturali del mondo. Il Paese ha compiuto sforzi di recente per proteggere la sua foresta e prevenire il disboscamento. Nonostante questo, alcune regioni non sono protette dal governo, e rimangono alla mercé dei taglialegna.

 

6. Nicaragua – Tasso di deforestazione: 6.9%

Il più grande paese dell’America Centrale sta vivendo una serie di problemi ecologici e ambientali dal momento che il governo non fa molto per regolamentare questo settore. Di conseguenza, crescono le segnalazioni di inquinamento, scarsità d’acqua e dispute sulla terra.

 

5. Cambogia – Tasso di deforestazione: 7.1%

Qui il disboscamento è iniziato dopo la guerra del Vietnam, negli anni Settanta. In alcuni momenti, la Cambogia è stato anche il terzo Paese al mondo per tassi di deforestazione. Il dopoguerra fu il punto di partenza di una crescente domanda di legno, un fatto che ha permesso ai governi di svendere le risorse naturali alle compagnie.

4. Guatemala – Tasso di deforestazione: 8.2%

Calamità devastanti sono seguite ai disboscamenti sconsiderati, dal momento che i pochi alberi non riescono a proteggere le persone da forti piogge. È capitato che le precipitazioni creassero enormi laghi di fango, mortali per la popolazione che ne veniva sommersa. Qualsiasi uragano che colpisca oggi lo Stato può rivelarsi letale per la sua gente.

 

3. Indonesia – Tasso di deforestazione: 8.4%

È uno dei Paesi del Sud Est Asiatico che negli ultimi anni ha visto sparire le foreste a velocità paurose. Le coltivazioni intensive di olio di palma occupano sterminate arre prima abitate da alberi tropicali. Divelti senza criterio, questi giganti hanno portato con sé verso l’estinzione numerose specie animali. Ciò che più preoccupa gli osservatori, è l’assenza di un rallentamento nel fenomeno.

 

2. Paraguay – Tasso di deforestazione: 9.6%

Qui si estende gran parte del Gran Chaco, una delle più inesplorate zone forestate del mondo, ricchissima di biodiversità. Le compagnie del legname hanno minacciato di impedire agli scienziati di ricavare informazioni sull’area, seconda per vastità soltanto all’Amazzonia.

 

1. Malesia – Tasso di deforestazione: 14.4%

Da quando si è reso indipendente dagli inglesi, il Paese ha fatto affidamento sulla deforestazione per guadagnare stabilità finanziaria. Foreste lussureggianti sono state eradicate per soddisfare una domanda sempre crescente. Solo negli anni ’80 ci si è resi conto delle conseguenze, ma nonostante ciò i disboscamenti continuano ancora oggi.