(Rinnovabili.it) – Buone notizie per i golosi che amano i dolci almeno quanto amano l’ambiente. Coprob-Italia Zuccheri – unico produttore di zucchero 100% italiano con la sua filiera tracciata e certificata dal campo alla tavola – è in grado di soddisfare entrambi i desideri dal momento che crede alla tutela dell’ambiente e si impegna a mantenere le promesse.
Lo zucchero è una materia prima importante sia per il settore agroalimentare che per la produzione industriale come pure per l’uso domestico: una irrinunciabile presenza nella nostra dieta, anche se ne va fatto un uso moderato, e un componente fondamentale dei dolci che ogni tanto amiamo concederci.
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Ma come la mettiamo con la sostenibilità? La coltivazione delle barbabietole da zucchero è una delle più virtuose in termini di emissioni di gas serra ed ha un’importanza strategica nella rotazione delle colture: ha infatti la capacità di rilasciare elementi nutritivi organici e minerali nel terreno.
Alcuni Stati europei hanno deciso di riammettere l’uso dei neonicotinoidi, Coprob-Italia Zuccheri ha invece deciso di non richiedere la deroga sul loro utilizzo per la produzione di tutta la gamma Nostrano, Nostrano Bio e Semolato 100% Italiano. I neonicotinoidi sono dei fitofarmaci utilizzati nella coltivazione delle barbabietole, ma rappresentano una minaccia per la sopravvivenza delle api che – come dimostrato da uno studio di EFSA (European Food Safety Authority) del 2018 – hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento della biodiversità.
Un pericolo per le api
L’impiego dei neonicotinoidi e l’aumento dell’inquinamento hanno diminuito sensibilmente il numero di insetti, al punto che l’ONU ha addirittura indetto una giornata dedicata alla loro salvaguardia. Senza il lavoro instancabile delle api e di altri impollinatori perderemmo il 75% delle nostre colture e l’80% delle piante selvatiche, sarebbero compromessi la biodiversità e l’intero ecosistema.
Un sostegno alla scelta di Coprob-Italia Zuccheri viene da Legambiente, che sostiene le pratiche agricole che non fanno ricorso ai neonicotinoidi. «I neonicotinoidi rappresentano un pericolo per le api e dunque per il nostro Pianeta. Partendo da questo presupposto, è assolutamente necessario lavorare affinché dall’Italia giunga un rinnovato impulso allo scopo di raggiungere il divieto di tutti i neonicotinoidi e non solo quelli attualmente previsti dalla norma UE. Studi scientifici hanno dimostrato come i neonicotinoidi siano responsabili di danni irreversibili a carico del sistema nervoso centrale degli insetti. Esempi virtuosi come quello di Coprob-Italia Zuccheri sono quindi non solo da raccontare ma da portare a modello» ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. «La riduzione della chimica nella bieticoltura e la conversione di 3.000 ettari a biologico sono best practice replicabili, attraverso le quali segnare concretamente un punto a favore dell’ambiente».
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Le aziende come Coprob-Italia Zuccheri fanno una scelta di valore scegliendo un’agricoltura che protegge la biodiversità, ma devono essere tutelate perché rischiano di sostenere spese maggiori per l’impiego di tecniche alternative o per il possibile aumento di interventi post emergenza delle piante. Investimenti aggiuntivi che rischiano di far aumentare il costo dello zucchero italiano rispetto a quello dei paesi che continueranno a utilizzare i neonicotinoidi per la produzione delle barbabietole da zucchero.