Rinnovabili • Rinnovabili •

World Food Forum 2023, i giovani e i nuovi sistemi agroalimentari

Sono iniziati i lavori per la preparazione del World Food Forum 2023. Al centro dei lavori sarà la trasformazione dei sistemi agroalimentari e il suo ruolo per accelerare le azioni per il clima. Un altro passo verso la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

Image by KamranAydinov on Freepik

Annunciato il tema del World Food Forum 2023

(Rinnovabili.it) – Il prossimo ottobre avrà luogo a Roma, nella sede della FAO, una serie di eventi globali che includono il World Food Forum 2023, l’Hand-in-Hand Forum e lo Science and Innovation Forum.

Il World Food Forum, nato nel 2021, è una rete globale indipendente di giovani sostenuta dalla FAO che cerca di coinvolgere i giovani nella trasformazione dei sistemi agroalimentari per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Sistemi agroalimentari e clima

I sistemi agroalimentari fanno parte della vita dell’uomo in ogni parte del mondo. Perché non sfruttare il loro potenziale positivo anziché lasciare che contribuiscano a distruggere l’ambiente in cui viviamo?

Il tema del World Food Forum 2023 (WFF) è “La trasformazione dei sistemi agroalimentari accelera l’azione per il clima”.

La trasformazione dei sistemi agroalimentari è uno dei punti cruciali nella lotta al cambiamento climatico e i giovani ne rappresentano gli attori principali. Lavorare insieme a livello locale per creare cambiamenti a livello globale è la chiave per guidare la trasformazione dei sistemi agroalimentari attraverso un effetto a catena.

Il lavoro dei giovani si snoda intorno a quattro percorsi tematici: Azione per i giovani, Innovazione, Istruzione e Cultura.

La missione è urgente: i sistemi agroalimentari rappresentano un terzo delle emissioni di gas serra  causate dall’uomo, il 90% della deforestazione globale e il  70%  del consumo di acqua a livello globale, e sono la principale causa  di perdita di biodiversità terrestre,  mettendo sotto pressione le catene del valore alimentare.

Ultimo ma non meno importante è lo spreco alimentare: il cibo è anche la più grande quantità di materiale immesso nelle discariche municipali. Con il cibo buttato, ogni anno si potrebbero nutrire ogni anno 1,3 miliardi di persone.  

Leggi anche “Cookbook For People and Planet”, la cucina amica dell’ambiente

I giovani, innovatori e sostenitori del cambiamento

Máximo Torero, Chief Economist e presidente dello Youth Committee della FAO, ha spiegato con estrema chiarezza perché è urgente trasformare i sistemi agroalimentari e perché i giovani sono la chiave del cambiamento: «L’anno scorso una persona su dieci è andata a letto affamata, mentre quasi 3,1 miliardi di persone sono sopravvissute mangiando cibi a contenuto amidaceo perché non potevano permettersi frutta e verdura. Due bambini su tre non hanno mangiato a sufficienza per crescere.

Se i paesi intraprenderanno un’azione comune, l’impatto positivo della trasformazione dei sistemi agroalimentari potrà ridurre la povertà, la fame e le disuguaglianze. Queste scelte, inoltre, potranno mitigare l’impatto sull’ambiente, sulla biodiversità e sul clima».

La trasformazione dei sistemi agroalimentari è quindi una parte centrale della soluzione climatica globale e i giovani ne sono il cuore in quanto agiscono «come eredi di queste sfide, ma anche come innovatori e sostenitori del cambiamento».

World Food Forum 2023, un laboratorio di innovazione

In effetti, il World Food Forum 2023 è una sorta di laboratorio di innovazione che ispira soluzioni per creare un impatto positivo: dalle evidenze scientifiche, alla proposta di nuove politiche, dalle nuove partnership alle opportunità di investimento.  

«Il World Food Forum 2023 evidenzierà ulteriormente la centralità della scienza, della tecnologia e dell’innovazione per la trasformazione dei sistemi agroalimentari.

La scienza ci permette di produrre di più con meno per combattere la fame preservando le nostre risorse naturali.

Confrontare le diverse prospettive scientifiche e promuovere il dialogo tra generazioni e discipline è la strada per una trasformazione giusta e positiva dei nostri sistemi agroalimentari», ha affermato Ismahane Elouafi, Chief Scientist della FAO.