Dal 17 al 19 ottobre torna Vinitaly Special Edition a Veronafiere. Si preannuncia un grande evento con 200 buyer in arrivo da 35 nazioni strategiche per il vino italiano. Un’ottima occasione per accelerare la ripresa del settore e attirare l’attenzione dei mercati internazionali
di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – Tornerà tutto come prima? O magari meglio di prima? Di sicuro Vinitaly Special Edition ha le carte in regola per essere un grande evento, di nuovo in presenza (nel pieno rispetto di tutte le regole anti Covid). Un segno, questo, di ritrovata normalità che sta muovendo gli investitori: quest’anno sono stati spesi 8,1 miliardi di dollari in fusioni e acquisizioni nel settore vinicolo rispetto a 1,8 miliardi dell’anno precedente.
Vinitaly Special Edition è il terzo evento dedicato all’industria del vino messo in campo da Veronafiere, dopo OperaWine e Vinitaly Preview, in vista della 54a edizione di Vinitaly, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022.
Quale futuro per il vino italiano?
Dal 17 al 19 ottobre Vinitaly Special Edition torna con un respiro molto internazionale. Una grande vetrina in cui il settore vitivinicolo vuole ritrovare la dimensione business dopo un periodo di sofferenza. Nell’area espositiva di Veronafiere saranno presenti 400 aziende in rappresentanza della migliore produzione Made in Italy. Finalmente si rivedranno gli operatori di hotel, ristoranti, turismo, enoteche, grande distribuzione.
La vendemmia 2021 è complessivamente inferiore di circa il 9%, ma sembra di altissima qualità. Il vino italiano ha sempre raccolto grandi consensi all’estero. A Vinitaly Special Edition si attendono 200 buyer in arrivo da 35 nazioni strategiche per il vino italiano: dagli Stati Uniti alla Cina, dal Regno Unito al Canada, dai Paesi del Nord Europa a quelli balcanici. Non mancheranno Francia (la nostra eterna rivale), Germania e Svizzera.
L’obiettivo dei tre giorni della manifestazione è quello di accelerare la ripresa del settore, di attirare l’attenzione dei mercati internazionali e di fare il punto sul futuro del vino italiano.
Le fiere sono moltiplicatori di business
Le fiere rappresentano un’importante occasione di apertura ai mercati internazionali per le piccole e medie imprese italiane: il 50% delle esportazioni parte da qui.
Dichiara il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: «Questa funzione “sociale” per l’economia reale data dal sistema fieristico si riflette perfettamente nel comparto vino, autentico campione di Made in Italy con una bilancia commerciale attiva per 6,5 miliardi l’anno, il cui tessuto connettivo è rappresentato da piccole e micro-imprese. Vinitaly riparte, lo fa con questa significativa anteprima, lo farà a dicembre in Cina con Wine to Asia e soprattutto nel 2022, quando Veronafiere ribadirà al mondo tutta la forza del vino italiano, che anche grazie alla sua fiera di riferimento ha visto un incremento delle vendite all’estero di circa il 150% negli ultimi vent’anni».
Puntare su innovazione e qualità
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, sottolinea che anche il mercato vinicolo italiano sta vivendo ancora una fase di transizione, ma ha saputo reagire puntando sull’innovazione e sulla qualità: «La congiuntura relativa agli scambi mondiali è tornata positiva, e le nostre ricognizioni ci segnalano un vino tricolore in forte ascesa nelle principali piazze mondiali. Per continuare a vincere la sfida sui mercati, ora è necessario cambiare la marcia in particolare sul posizionamento dei nostri vini. In questo contesto Vinitaly Special Edition vuole rappresentare non solo uno slancio per la ripartenza dopo un pit stop forzato, ma anche un momento di svolta. Si tratta di un primo decisivo passo in direzione di una rinnovata 54a edizione di Vinitaly, già oggi al completo, e che dal 10 al 13 aprile 2022 ospiterà tutto il settore a Verona».
Tre giorni ricchi di appuntamenti
In questa Vinitaly Special Edition non mancheranno interessanti appuntamenti che spazieranno dai 12 convegni alle 50 degustazioni, ai focus di mercato. In contemporanea, Enolitech dedicato alle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra e Sol&Agrifood con le aziende agroalimentari di qualità.
Attenzione al biologico nell’Area Organic Wine, dove sarà possibile assaggiare 132 vini certificati bio con la guida di un sommelier. Novità della Special Edition è Area Mixology dove bartender di tendenza racconteranno prodotti e ultimi trend e organizzeranno laboratori per la creazione di nuovi cocktail.
Il programma Wine2Wine business forum si concentra invece su networking e formazione con un programma intensissimo: 100 relatori internazionali, 17 aree tematiche, più di 1500 operatori e manager, 70 speed meeting sui temi caldi del momento.
Non poteva mancare un’app dedicata, Vinitaly Plus: tutto a portata di click per chattare con i protagonisti del mondo del vino, consultare eventi, schede tecniche dei vini, aziende, QR code delle bottiglie.
Veronafiere mette a disposizione gli spazi, Vinitaly Special Edition l’organizzazione. Ai produttori il compito di presentare gli ottimi vini della tradizione italiana e, perché no, anche qualche novità.