Piattaforma blockchain per i dati sulla pesca
La Commissione Europea finanzia un progetto internazionale per decarbonizzare i pescherecci. Alla realizzazione del progetto partecipano il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Differens srl-Digital, Marketing Innovation, una società che fornisce servizi avanzati di marketing digitale e comunicazione online controllata da Execus SpA, PMI innovativa che opera nel settore del social selling.
Pescherecci tecnologici
Il progetto europeo intende portare avanti una serie di azioni per decarbonizzare le flotte dei pescherecci attive nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Al progetto Decarbonisation of the fishing fleet in the Mediterranean and Black Sea (DecarbonyT) prendono parte 16 centri di ricerca di eccellenza italiani e internazionali accomunati dallo stesso obiettivo: lo sviluppo tecnologico e sostenibile del settore peschereccio.
In particolare, Differens si dedica allo sviluppo di una innovativa piattaforma blockchain per la raccolta e la visualizzazione dei dati sul consumo di anidride carbonica; inoltre crea il logo, il sito web e un opuscolo informativo che rappresentano l’identità del progetto. Il progetto si concentra in modo particolare sulle attrezzature da pesca trainate, ovvero le reti a strascico per le risorse demersali (i pesci che vivono sui fondali marini) e la pesca pelagica per alici e sardine (la rete dovrebbe pescare a mezz’acqua i pesci piccoli, in realtà è utilizzata con i piombi per raggiungere il fondale).
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Diminuire le emissioni di CO2 del pescato
L’obiettivo è quello di diminuire la quantità di CO2 emessa per ogni chilo di pesce catturato. Fra le strategie del progetto c’è l’impiego del Dyneema (una particolare fibra di polietilene 15 volte più resistente dell’acciaio ma così leggera che galleggia sull’acqua) al posto del nylon: ridurre il diametro dei fili delle reti da pesca permette di opporre una minore resistenza all’acqua durante il traino e quindi fa risparmiare carburante.
DecarbonyT sostituisce le parti di rete che hanno un maggiore impatto sul fondale: si riducono l’impatto ambientale, il consumo di carburante e le emissioni di CO2. I profitti dei pescherecci sono considerevolmente diminuiti nel 2022 rispetto all’anno precedente, in compenso sono aumentati vertiginosamente i costi dell’energia.
Una situazione che rende necessaria un’evoluzione tecnologica del settore sia per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, sia per garantire la sostenibilità e la redditività del settore.
Sia nel Mediterraneo che nel Mar Nero la pesca si effettua con sistemi tradizionali e c’è una certa resistenza nei confronti delle nuove tecnologie. Nello stesso tempo, però, mancano normative e controlli che spingano all’innovazione.
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Una spinta all’innovazione sostenibile
Decarbonisation of the fishing fleet in the Mediterranean and Black Sea (DecarbonyT) va quindi a colmare questo spazio tra le esigenze dell’ambiente e quelle del mercato, spingendo in direzione di pratiche più innovative e rispettose dell’ambiente. «La collaborazione con il CNR e gli altri centri di ricerca coinvolti nel progetto dimostra che l’innovazione tecnologica e la cooperazione interdisciplinare possono guidare il settore della pesca verso pratiche più sostenibili, con benefici tangibili sia per l’ambiente sia per l’economia», afferma Andrea Rosini, co-founder di Differens.
Due indicatori misureranno l’efficacia del progetto: il Fuel Use Intensity, ovvero i litri di carburante consumati per kg di pesce catturato, e il Carbon Footprint, ovvero kg di CO2 per kg di pesce. La piattaforma Differens garantisce la trasparenza dei dati ottenuti, poiché registra e traccia i dati su blockchain mediante Non-Fungible Token (NFT) con molteplici vantaggi, sia per i consumatori che per i decisori politici. Il tutto sarà inserito in un’area apposita nel sito web di DecarbonyT.