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Transizione ecologica nella ristorazione, le linee guida di assegnazione fondi 

Transizione ecologica nella ristorazione
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Transizione Ecologica nella Ristorazione, arriva il Fondo 

(Rinnovabili.it) – Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 novembre il decreto che illustra i criteri di ripartizione del  Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati, per favorire la transizione ecologica nel settore della ristorazione. Il decreto, presentato il 2 novembre dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, illustra il metodo applicativo, le risorse assegnate a ogni regione, i requisiti di ammissibilità e le modalità di richiesta.

Ogni regione e provincia autonoma dovranno dividere le risorse loro assegnate in parti uguali per ciascuno dei soggetti beneficiari. 

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Il decreto in GU

Ieri, 2 novembre 2022, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.256 il decreto del 15 settembre sull’assegnazione di risorse per incentivare la transizione ecologica nel settore della ristorazione, con particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti tradizionali e certificati locali. 

Il decreto illustra i criteri di ripartizione del Fondo, che saranno regionali salvo nel caso di Trento e Bolzano. A ogni regione e a ogni provincia autonoma sarà assegnata una quota delle risorse stanziata calcolata in base a un criterio proporzionale, a seconda della percentuale di denominazioni protette e PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) presenti in ogni territorio rispetto al totale complessivo nazionale. 

La ripartizione è sintetizzata nella tabella allegata al decreto. 

Il fondo riguarda anche le denominazioni afferenti a più regioni, che in questo caso riceveranno una quota delle risorse dedicate a quel prodotto. Le Province Autonome di Trento e Bolzano beneficeranno di una parte dello stanziamento complessivo assegnato al territorio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol.

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Come richiedere il fondo per la transizione ecologica nella ristorazione

Possono richiedere di accedere ai benefici le imprese di ristorazione e le imprese ricettive, agriturismi compresi, che distribuiscono pasti della tradizione culinaria regionale e nazionale e gli esercizi pubblici con attività di somministrazione come scuole e ospedali. 

Per fare domanda, occorre rivolgersi alla propria Regione o alle Province autonome di Trento e Bolzano: gli enti locali devono stabilire i provvedimenti attuativi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto di ieri. 

Per ogni amministrazione territoriale, le risorse verranno divise in quote uguali per ognuno dei beneficiari che ne hanno fatto richiesta e rispondono ai criteri di ammissibilità.

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