Rinnovabili • Strength2Food Rinnovabili • Strength2Food

Strength2Food, progetto per la sostenibilità alimentare

Il progetto quinquennale Strenght2Food, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito di Horizon 2020, ha l’obiettivo di valutare la sostenibilità delle filiere di prodotti ottenuti da Schemi di Qualità Alimentare (SQA) e fornire agli Stati Membri raccomandazioni per migliorare le politiche sulla sostenibilità e promuovere diete sane

Strength2Food
Credits: Strength2Food

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Al progetto quinquennale Strength2Food, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito di Horizon 2020, partecipano 13 partner accademici europei e 2 partner accademici non europei. L’obiettivo è valutare la sostenibilità delle filiere di prodotti ottenuti da Schemi di Qualità Alimentare (SQA) e fornire agli Stati Membri raccomandazioni per migliorare le politiche sulla sostenibilità e promuovere diete sane

La ricerca di Strength2Food si è concentrata sulla sostenibilità dei sistemi alimentari di qualità e sulle buone pratiche di produzione e consumo; attenzione particolare è stata dedicata ai beni pubblici, ovvero gli effetti positivi generati da un’impresa, non remunerati dal mercato e fruibili da tutti i cittadini. Il ruolo dei beni pubblici nel raggiungimento della sostenibilità non è ancora direttamente visibile ai consumatori né valutato economicamente.

Leggi anche Pandemia e sicurezza alimentare

In occasione della Giornata mondiale della proprietà intellettuale, Strenght2Food ha lanciato la prima Guida Strategica per gli Schemi di Qualità Alimentari sostenibili, in cui rientrano le Indicazioni Geografiche (IG). La Guida è stata elaborata da un gruppo internazionale di ricercatori del mondo accademico, pubblico e privato coordinato dall’Università di Parma. È uno strumento utile per professionisti, amministratori, decisori politici e ricercatori che vogliano approfondire i legami tra sostenibilità e Schemi di Qualità Alimentari. Nello stesso tempo, è utile per i consumatori che vogliano rendersi maggiormente consapevoli del legame tra SQA, beni pubblici e sostenibilità. 

Il valore delle Indicazione Geografiche

Le Indicazioni Geografiche sono utili per gli agricoltori, l’ambiente e i cittadini, come spiega ilprof. Matthew Gorton dell’Università di Newcastle, coordinatore del progetto Strength2Food: «Dalla collaborazione tra ricercatori e produttori di Indicazioni Geografiche in Europa e in Asia possiamo presentare esempi di casi studio che dimostrano i vantaggi economici, sociali e ambientali legati alle indicazioni geografiche per “ispirare” altri produttori su come migliorare e rendere più sostenibili i loro sistemi produttivi».

La Guida ha esaminato i risultati di 26 filiere in 14 Paesi; sono stati analizzati diversi Schemi di Qualità Alimentari come le produzioni biologiche, quelle con Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione geografica protetta (IGP). La Guida è quindi utile per capire come gli SQA contribuiscono alla sostenibilità dei sistemi alimentari anche promuovendo le qualità degli alimenti IG e generando beni pubblici che possono essere raggruppati in tre ambiti: a) conservazione del patrimonio culturale; b) sviluppo socio-economico; c) tutela delle risorse naturali.

Presentare la Guida in coincidenza con la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale è un modo per sensibilizzare sul ruolo della proprietà intellettuale e della creatività in settori che vanno al di là della musica o dell’opera d’arte, come comunemente si pensa. Le Indicazioni Geografiche (IG), ad esempio, stabiliscono diritti di proprietà intellettuale per prodotti specifici (come prodotti agricoli, alimentari, vino e bevande spiritose – ovvero con gradazione uguale o superiore a 15% vol. – e prodotti industriali), legati a un territorio: se le aziende possono sfruttare il valore di prodotti geograficamente unici, i consumatori possono fidarsi e distinguere i prodotti di qualità. 

I risultati finali del progetto saranno presentati il 20 maggio in un evento organizzato dal Consiglio Europeo d’Informazione sull’Alimentazione (EUFIC).