(Rinnovabili.it) – Coldiretti ha presentato il bilancio dell’iniziativa di solidarietà “Spesa sospesa” promossa nel mercato di piazza Santa Croce a Firenze mentre era in corso il G20 dell’agricoltura.
L’analisi di Coldiretti su dati Istat mostra un trend purtroppo in crescita: le persone che si trovano in condizione di povertà sono salite a 5,6 milioni. Di questi, 1,3 milioni sono minori.
La crisi ha colpito duro e l’aggiungersi delle difficoltà derivate dalla pandemia – chiusura di molti esercizi commerciali, blocco dell’HoReCa, settori professionali in crisi, aumento della disoccupazione – ha costretto tante persone a bussare alle mense di carità per avere un pasto o per ritirare i pacchi alimentari per la famiglia: una situazione in cui non si erano mai trovati prima.
Alla schiera dei nuovi poveri si sono aggiunti i lavoratori con contratti a tempo determinato, le persone che lavorano nel sommerso e non hanno risparmi né aiuti pubblici, i piccoli commercianti, gli artigiani.
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Come funziona “Spesa sospesa”
Alla luce di questi bisogni, Coldiretti ha promosso per quattro giorni “Spesa sospesa”. All’iniziativa di solidarietà hanno aderito agricoltori e consumatori, distribuendo prodotti enogastronomici rigorosamente Made in Italy alle persone più bisognose. “Spesa sospesa” è la più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus.
Le iniziative di solidarietà in questo periodo hanno coinvolto circa un italiano su tre (dati Coldiretti-Ixè): imprese e singoli cittadini che hanno affiancato le consuete attività delle organizzazioni di volontariato.
“Spesa sospesa” ricalca l’esempio del caffè sospeso in uso a Napoli: chi va al bar lascia un caffè pagato per chi verrà dopo ma non potrebbe saldare il conto. Allo stesso modo, chi ha fatto la spesa nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica, che sono presenti in tutta Italia, può lasciare cibo e bevande pagati da destinare alle famiglie più bisognose. Gli agricoltori hanno donato frutta, verdura, pasta fatta con grano 100% italiano, riso, salumi, legumi, miele e olio extravergine d’oliva a Denominazione di origine protetta (Dop).
Il bilancio è più che soddisfacente: “Spesa sospesa” ha totalizzato ben 5500 tonnellate di generi alimentari.