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L’iniziativa solidale “A sostegno di chi ha più bisogno”

“A sostegno di chi ha più bisogno” è l’iniziativa promossa da Coldiretti a cui hanno partecipato numerose aziende per donare pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà. Un segno di speranza per tante persone impoverite dalle conseguenze della pandemia

A sostegno di chi ha più bisogno
Foto di Wokandapix da Pixabay

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Una Pasqua che per molti non sarà da festeggiare. Dall’analisi Coldiretti su dati Istat le persone in povertà assoluta in Italia sono 5,6 milioni, un milione in più nell’ultimo anno. Per questo motivo Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica hanno promosso un’operazione di solidarietà del sistema agroalimentare con cui sono stati spediti pacchi alimentari “A sostegno di chi ha più bisogno”: all’iniziativa di Pasqua hanno partecipato Conad, Bonifiche Ferraresi, Philip Morris, Eni, Snam, Intesa San Paolo, Generali, De Cecco, Cattolica Assicurazioni Grana Padano, Barilla, Enel, Confapi, Fondazione Tim, Inalca, De Rica, Pomì, Casillo Group, Mutti, Banca Monte dei Paschi di Siena, Granarolo, Coprob, Virgilio, Parmigiano Reggiano, Casa Modena, Ismea, Fondazione Osservatorio Agromafie, Crea.

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L’iniziativa “A sostegno di chi ha più bisogno”, che consegnerà prodotti alimentari a ventimila famiglie povere, «dimostra la capacità dell’Italia di unirsi e mobilitare risorse per uscire insieme dalla crisi, nella consapevolezza di essere una comunità nazionale che ha potenzialità e capacità a tutti i livelli per far ripartire il Paese» ha commentato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.

Aumentano i nuovi poveri 

Al Nord, area particolarmente danneggiata dalla pandemia, la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4%. Il peggioramento delle condizioni economiche ha colpito complessivamente il 28,8% delle famiglie italiane, persone che non avevano mai vissuto situazioni di difficoltà. I nuovi poveri sono quelli che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, i lavoratori in nero che non percepiscono sussidi, i lavoratori con attività saltuarie, penalizzati dalle chiusure imposte dalla pandemia. Preoccupano anche la povertà e il disagio sociale di 1 milione e 346mila ragazzi, che hanno ripercussione sul loro livello di istruzione e integrazione.

A fianco dell’iniziativa “A sostegno di chi ha più bisogno”, il 30% degli italiani si è mobilitato per sostenere le persone più povere con donazioni e iniziative di solidarietà. Colpisce il fatto che le aree meno ricche del Paese dimostrino una maggiore adesione alle iniziative solidali (Centro 33%, Sud 39%), che vedono le donne (35%) più attive degli uomini (24%).

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Le famiglie destinatarie dei pacchi di “A sostegno di chi ha più bisogno” sono state individuate insieme ai servizi sociali dei Comuni e alle parrocchie. Ad ogni famiglia sarà recapitata una confezione con più di 50 chili di prodotti italiani: pasta e riso, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, dolci e colombe pasquali, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva, legumi e formaggi fra caciotte e pecorino.

Già nel 2020 erano stati distribuiti dagli agricoltori di Campagna Amica più di 5,5 milioni di chili di prodotti tipici a chilometro zero e di altissima qualità. Cittadini volontari avevano partecipato al programma “Spesa sospesa” nei mercati di Campagna Amica, mentre il management di Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e di Coldiretti aveva rinunciato a propri compensi straordinari per sostenere l’iniziativa. 

“A sostegno di chi ha più bisogno” è un segnale di speranza per chi è in difficoltà, ma anche l’evidenza che l’agroalimentare italiano è una risorsa da cui ripartire: una grande filiera fatta di 740mila aziende agricole che dà lavoro a tre milioni di persone e non dimentica la solidarietà con le fasce più deboli della popolazione.