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Solenida, il vino biologico in sintonia con la natura

Solenida
Foto di Jill Wellington da Pixabay

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – «Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose». In questa frase di Albert Einstein si racchiude la filosofia che ispira Alberto Lunelli, ad delle Tenute Lunelli suddivise tra Margon (Trentino), Castelbuono (Umbria. La cantina della tenuta – che abbraccia i comuni di Bevagna e Montefalco – è il poderoso “Carapace” di Arnaldo Pomodoro, l’unica scultura al mondo in cui si vive e si lavora) e Podernovo (Toscana). I Lunelli, per chi non lo sapesse, sono i produttori del notissimo spumante Ferrari e di altre etichette di vini fermi di pari fascino e qualità.

Proprio da Podernovo viene l’ultima innovazione vinicola della famiglia: si tratta di Solenida, un Sangiovese in purezza frutto di una posizione geografica particolare. Si trova infatti nelle colline pisane, a pochi chilometri dal mare. Il terreno ha una composizione particolare, ricco di sabbie, il microclima addolcito dalla brezza marina è particolarmente adatto alla coltivazione della vite, che già praticavano gli Etruschi. Nei terreni della Tenuta si trovano ancora conchiglie fossili di origine marina il cui disegno è ripreso nelle etichette.

I vini di Podernovo sono tutti biologici. Aliotto è il primo vino certificato biologico delle Tenute Lunelli, come pure Teuto e Auritea. Solenida prende il nome da una conchiglia fossile, Solenidae. Le uve di Sangiovese che erano nell’antico vigneto sono state il punto di partenza, poi si sono incontrate tecnologia e tradizione grazie al sistema di viticoltura di precisione AnimaVitis che permette la gestione ottimale del vigneto attraverso il monitoraggio a sensori infrarossi. Nei vigneti il comportamento vegetativo delle viti cambia da zona a zona, e quindi in uno stesso appezzamento cambiano anche le uve. Per questo è importante monitorare l’evoluzione vegetativa e produttiva delle viti. AnimaVitis consente di vendemmiare separatamente parti di uno stesso filare per raggiungere il massimo della qualità. In questo modo si risparmia il 90% dei concimi, a tutto beneficio della salubrità del terreno. Come ulteriore prova, sono state messe delle arnie vicino ai vigneti: le api sono ottime sentinelle dell’ambiente che indicano la presenza di contaminazione chimica. Solenida vinifica in parte in acciaio, in parte nelle anfore; seguono due anni di affinamento in legno e due in bottiglia. 

In tutte le Tenute Lunelli c’è grande attenzione alla sostenibilità. I vini sono certificati biologici e Biodiversity Friend. È uno standard privato di World Biodiversity Association onlus creato nel 2010. Ha stabilito un “decalogo della biodiversità” in agricoltura che comprende, tra l’altro: modello colturale, fertilità dei suoli, gestione dell’acqua, qualità del suolo, dell’acqua, dell’aria, energia da fonti rinnovabili, responsabilità ambientale). 

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