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Singapore, coltivare orti comuni nei centri di accoglienza

Nel 2020, all’apice della pandemia, è nata a Singapore una serie d iniziative per il benessere dei lavoratori migranti alloggiati nei centri di accoglienza. Con il progetto We Garden hanno coltivato frutta e verdura negli orti comuni: con il consumo di prodotti freschi hanno migliorato le loro diete e hanno svolto un’attività che ha contribuito al loro equilibrio psicologico

orti comuni
via Pixabay

(Rinnovabili.it) – La Covid-19 Migrant Support Coalition (CMSC) è un’iniziativa nata a Singapore nel 2020. Gestita da un gruppo di volontari, l’iniziativa desiderava venire incontro alle esigenze dei lavoratori migranti all’inizio della pandemia di Covid-19. 

Inizialmente si è cercato di soddisfare le esigenze immediate dei lavoratori migranti, successivamente si è cominciato a pensare ad azioni che avessero effetti positivi nel lungo periodo. A Singapore ci sono circa 850mila lavoratori migranti (dati Ministry of Manpower di Singapore) del che nel periodo più severo della pandemia avevano bisogno di alloggi, di cibo o di assistenza sanitaria, ma per la prima volta si è pensato di fare qualcosa che andasse oltre i bisogni primari.

Coltivare orti per il benessere psicofisico

Un esempio è il progetto We Garden di CMSC che consisteva nel coltivare orti comuni nei centri di accoglienza. Qui i migranti coltivavano frutta e verdura per il loro sostentamento; il consumo di prodotti freschi ha migliorato le loro diete e hanno potuto svolgere un’attività che ha contribuito al loro equilibrio psicologico mentre si trovavano in condizioni di restrizioni di movimento.

In quanto progetto di sostenibilità a sostegno della comunità, We Garden ha ottenuto un finanziamento da SG Eco Fund, il fondo di 50 milioni di dollari creato nel 2020 dal Ministero della Sostenibilità e dell’Ambiente, guidato da Grace Fu. L’obiettivo era di sostenere progetti per promuovere a Singapore la sostenibilità ambientale, la lotta al cambiamento climatico e la riduzione dei rifiuti.

Tre sono i principali campi di azione della CMSC: coinvolgimento pratico dei lavoratori migranti, come la coltivazione dell’orto comune; attività per la salute e il benessere psicofisico, che comprende l’incoraggiamento a vaccinarsi contro il Covid-19 e programmi per combattere la depressione; assistenza legale in caso di incidenti sul lavoro.

Educare i giovani ai temi ambientali

Sempre a Singapore è nato Student Heroes in Environmental Leadership Development (Shield), un progetto di educazione ambientale dedicato ad attuare programmi educativi in dieci scuole primarie nell’ambito di un progetto pilota per educare i giovani sulle tematiche ambientali. Shield fa parte del curriculum di Earth School Singapore, la prima scuola senza scopo di lucro di Singapore per l’educazione ambientale intorno alla quale ruotano diverse organizzazioni.

Il motore della Earth School Singapore è la convinzione che l’istruzione sia il punto di partenza per arrivare alla sostenibilità ambientale attraverso la conoscenza, l’empatia e l’azione individuale. Quindi tutti, a qualunque età, possono co-creare soluzioni ai problemi ambientali e contribuire alla realizzazione del Singapore Green Plan 2030 che da qui ai prossimi dieci anni dovrebbe rendere Singapore più verde e sostenibile.