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Sicurezza alimentare, l’UE punta su resilienza e sostenibilità

Gestione della sicurezza alimentare
Credits: Paul Brennan da Pixabay

di Isabella Ceccarini

Due anni di pandemia seguiti dall’invasione russa dell’Ucraina hanno ulteriormente accelerato l’impennata dei prezzi delle materie prime che era già in atto e messo in pericolo la sicurezza alimentare di molte persone, specie nei Paesi del Mediterraneo.

Il cibo è un valore

Nel settembre 2021, oltre 161 milioni di persone in 42 paesi erano in condizioni di grave insicurezza alimentare. Quasi una persona su tre nel mondo non aveva accesso a cibo adeguato e per circa 3 miliardi di persone i costi di una dieta sana erano fuori portata. Numeri che oggi sono ulteriormente e improvvisamente peggiorati.

Il cibo non deve essere considerato solo una commodity, ma avere il giusto valore in rapporto alla sicurezza alimentare delle persone. La popolazione mondiale aumenta, e tutti hanno diritto a cibo sano e nutriente, ma questo si scontra con la salute del Pianeta.

La guerra non ha fatto che aggravare la portata dei problemi; in più la Russia distrugge i luoghi di stoccaggio degli alimenti e i macchinari agricoli, rendendo di fatto impossibile una ripresa della produzione agricola a breve termine in Ucraina.

Contribuire alla sicurezza alimentare globale

Agricoltura e sicurezza alimentare sono due facce della stessa medaglia. La Commissione Europea ha presentato una serie di azioni a breve e medio termine per migliorare la sicurezza alimentare e sostenere gli agricoltori e i consumatori dell’Unione Europea nell’emergenza attuale.

L’Unione Europea si trova davanti a scelte inaspettate in materia di alimentazione: un mese fa non si immaginava quello che sta succedendo oggi.

È evidente la necessità che l’agricoltura e le catene di approvvigionamento alimentare dell’UE diventino più resilienti e sostenibili, in linea con la strategia Farm to Fork.

La Commissione si è impegnata ad adottare tutte le misure necessarie per garantire che l’UE, come esportatore di prodotti alimentari e principale produttore agroalimentare, contribuisca alla sicurezza alimentare globale, in particolare in Ucraina, Nord Africa e Medio Oriente, che dipendono in gran parte dalle importazioni di cereali, nonché in Asia e nell’Africa subsahariana.  

Garantire la produttività agricola

La disponibilità di cibo non è attualmente in gioco nell’UE, che è in gran parte autosufficiente per molti prodotti agricoli. Tuttavia, il nostro settore agricolo è un importatore di prodotti come fertilizzanti e mangimi. Questa vulnerabilità, insieme agli elevati costi dell’energia fossile, fa salire i prezzi dei prodotti alimentari.

La crisi in atto conferma che dobbiamo accelerare a livello globale la transizione del sistema alimentare verso la sostenibilità e la resilienza per prepararci meglio alle eventuali crisi future.

La sostenibilità alimentare è parte integrante della sicurezza alimentare e, pur nell’emergenza, la Commissione intende garantire che la produttività complessiva dell’agricoltura comunitaria non sia compromessa.

L’irrinunciabile innovazione

Pertanto incoraggia un maggiore utilizzo dell’innovazione per contribuire ad aumentare le rese in modo sostenibile, come l’agricoltura di precisione, nuove tecniche genomiche, una migliore gestione dei nutrienti, una gestione integrata dei parassiti, alternative biologiche ai pesticidi chimici.

Tra gli obiettivi da raggiungere per rafforzare la resilienza c’è quello di ridurre la dipendenza dell’agricoltura europea dalle importazioni di energia e di mangimi.

La Commissione invita inoltre gli Stati membri a utilizzare tutti gli strumenti disponibili nei loro piani strategici della PAC per il periodo 2023-2027 a tale riguardo.

Deroghe temporanee

Tra i primi provvedimenti di emergenza approvati dalla Commissione Europea ci sono la deroga temporanea per consentire la produzione di qualsiasi coltura a fini alimentari e mangimi su terreni a riposo pur mantenendo il pagamento per il greening agli agricoltori; flessibilità temporanee ai requisiti di importazione esistenti in materia di mangimi per alleviare la pressione sul mercato dei mangimi e quindi sugli allevatori; un pacchetto di 500 milioni di euro, anche utilizzando la riserva di crisi, per sostenere i produttori più colpiti dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

Inoltre, la Commissione ha proposto che gli Stati membri comunichino mensilmente i dati sulle scorte di prodotti essenziali per alimenti e mangimi per avere una panoramica tempestiva e accurata della loro disponibilità.

Il sostegno dell’UE all’agricoltura verde

Janusz Wojciechowski, commissario europeo per l’Agricoltura, ha dichiarato: «L’aggressione russa in Ucraina non è solo una violazione del diritto internazionale, ma è anche una minaccia per la sicurezza alimentare internazionale.

Poiché il futuro della nostra sicurezza alimentare si basa su sistemi agricoli resilienti e sostenibili, dobbiamo lavorare insieme per far progredire sistemi proficui per la società, redditizi per gli agricoltori e rispettosi dell’ambiente.

L’UE è una superpotenza agricola e faremo in modo che i nostri agricoltori dispongano del pieno sostegno della Commissione per rispondere alle esigenze alimentari globali e per garantire un’agricoltura sana».

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